Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset e Marco Piersimoni, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management vedono rischi limitati dalla stretta della Fed e ipotizzano un rimbalzo dell’economia cinese
Il conflitto in Ucraina va ad incidere su uno scenario complesso mettendo a forte rischio la ripartenza post-COVID dell’Europa, mentre la Cina sta incontrando grandi difficoltà nella gestione della pandemia. La guerra alimentare i timori di una decisa frenata della crescita globale che potrebbe sfociare in recessione. Al momento, a trainare sono gli Stati Uniti, meno sensibili allo shock stagflazionistico provocato dal conflitto per la loro indipendenza energetica e la lontananza geografica. La domanda di beni Usa sta sostenendo anche le esportazioni di Eurozona e Cina, e la recessione ad oggi non pare uno scenario probabile. E’ il quadro da cui parte l’analisi di Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset e Marco Piersimoni, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management.
IL MERCATO TEME CHE LA FED ESAGERI
Questo sembra giustificare l’atteggiamento più intransigente verso l’inflazione da parte della Fed, che ha abbandonato la tolleranza per tornare a prioritizzare la stabilità dei prezzi. Nonostante il picco inflazionistico sia verosimilmente alle spalle e la guerra non abbia cambiato la natura dell’inflazione, la Fed è pronta a fare overshooting e portare i tassi al 2,8%, per poi tornare indietro al tasso neutrale del 2,4%. Il mercato è stato convinto dalla retorica della Fed, ma teme che l’intransigenza possa tramutarsi in un errore di policy simile a quello compiuto nel 2018…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.