L’ad di UniCredit chiede delucidazioni: “Fino a quando non le avremo, non decideremo” e definisce “distruttiva” l’acquisizione di Anima da parte del Banco. Scenari ancora aperti anche su Commerz
Per il momento Andrea Orcel resta fermo. Chi si aspettava che ieri l’ad di UniCredit annunciasse il ritiro dall’operazione su Banco Bpm è rimasto deluso. Nel corso del cda non ha fatto alcun riferimento alle scalate in atto. Quindi nessun annuncio di possibili passi indietro. Oggi, invece, presentando i conti record del primo trimestre 2025, ha fatto intendere di aspettare chiarimenti dal Governo dopo che l’esecutivo ha messo una serie di condizioni sull’operazione. “Il golden power su Bpm contiene elementi non chiari e non voluti”, ha detto Orcel. “Stiamo cercando di chiarirli e dobbiamo chiarirli prima di prendere una decisione definitiva – ha rimarcato – O avremo un chiarimento o dovremo dare la nostra interpretazione di cosa indica il golden power”. “Quando avremo tutto questo prenderemo una decisione – ha concluso Orcel – Fino ad allora non abbiamo pressioni e aspetteremo“.
“ACQUISIZIONE DI ANIMA DISTRUTTIVA”
L’ad di UniCredit è tornato anche sulla scalata ad Anima da parte di Banco Bpm, definendola “un atto distruttivo”. “Le modifiche nell’acquisizione di Anima hanno portato a una distruzione di valore tra 1 e 1,7 miliardi – ha detto – e all’erosione del capitale in eccesso, oltre che alla necessità di fare accantonamenti da 800 milioni per allineare la qualità degli asset di Bpm alla nostra in Italia”. Tutti fattori che portano Orcel a identificare nell’ops di UniCredit “un premio tra il 40% e il 50% rispetto a dove erano prima dell’offerta”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.