Attesi migliaia di visitatori, tra shopping, eventi, ospitalità e trasporti. Un’edizione dal forte valore simbolico, sospesa tra omaggi e nuove visioni creative
Milano torna a essere il centro del mondo della moda. Da oggi al 29 settembre la città ospita la Fashion Week: non solo un calendario di sfilate, ma un vero e proprio motore economico e culturale. I numeri lo confermano: l’indotto turistico stimato dal Centro Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza è pari a 238,9 milioni di euro, con un incremento del 12,3% rispetto al 2024. È la prima Fashion Week senza Giorgio Armani. La sua maison chiuderà la settimana con un grande evento. E c’è attesa per la prima sfilata di Gucci con il nuovo direttore creativo Demna.
TUTTI I NUMERI DELLA FASHION WEEK
Quasi la metà della spesa dell’indotto della Milano Fashion Week, il 46% ovvero circa 110 milioni, sarà destinata allo shopping. Il 39%, pari a oltre 93 milioni, è destinata a ristorazione e alloggi, e il restante 15% (35,8 milioni) ai trasporti. Gli arrivi superano le 149mila presenze, in aumento del 15% sull’anno scorso. Secondo le stime il 46% dei visitatori arriverà dall’estero, il 54% dall’Italia. La spesa pro capite media è stimata in 1.600 euro, con valori più alti per i turisti stranieri (1.664 euro) rispetto a quelli italiani (1.535). Numeri che si inseriscono in una dinamica ancora più ampia: sommando anche la Fashion Week di febbraio, il giro d’affari complessivo del 2025 sfiorerà i 423,6 milioni, +7,1% rispetto all’anno precedente…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.