L’inasprimento dei regolamenti sui dati per le società cinesi quotate all’estero preoccupa gli investitori, Morgan Stanley conferma i timori per le aziende dell’indice MSCI China
Le società cinesi quotate a Wall Street sono sempre più sotto pressione e da Morgan Stanley arriva una nuova esortazione ad approcciare con molta cautela i titoli di queste aziende. La banca d’investimento aveva declassato le azioni racchiuse nell’indice MSCI China a “neutrali” già lo scorso gennaio, e quanto accaduto nelle ultime settimane sembra dare ragione a questa posizione.
DIDI GLOBAL
Il “caso” relativo alle azioni cinesi è esploso all’inizio della scorsa settimana, quando il governo l’app Didi Global (definita la “Uber cinese, che pochi giorni prima si era quotata a Wall Street) è stata rimossa per timori legati alla sicurezza dei dati degli utenti. Didi e altre società tecnologiche cinesi quotate all’estere colpite dalla stretta regolatoria, dovuta appunto alle preoccupazioni sui dati, hanno accusato forti perdite…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.