Per la casa d’investimento i prossimi trimestri potrebbero rivelarsi particolarmente instabili, con un incremento dei rischi di “incidenti” diplomatici legati a trattative commerciali ad alto rischio
Quale logica strategica guida la politica tariffaria dell’amministrazione Trump? Se lo è chiesto Joseph V. Amato, President and Chief Investment Officer Equities di Neuberger Berman, dopo i dazi recentemente proposti dal neoeletto presidente USA. Le misure inizialmente annunciate includevano dazi del 25% sui beni provenienti dal Messico, del 25% sui beni canadesi (con un’esenzione per i prodotti energetici tassati al 10%) e del 10% sui beni importati dalla Cina.
IMPATTI SU PIL, INFLAZIONE E UTILI AZIENDALI
Le stime sull’impatto economico di queste tariffe variano, ma potrebbero ridurre il PIL degli Stati Uniti di 0,5-1% su base annua e incrementare l’inflazione core di 0,5%. Per quanto riguarda invece gli utili aziendali dell’indice S&P 500, gli analisti azionari stimano un calo compreso tra il 2% e il 3% per il 2025, con un rischio di ulteriori perdite in caso di ritorsioni, specialmente nei settori automobilistico e agricolo, che risultano particolarmente vulnerabili. Il gettito derivante da questi dazi, invece, potrebbe portare oltre 150 miliardi di dollari nelle casse del Tesoro statunitense…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.