Cartelle esattoriali, arriva il condono ma non per tutti. Riguarda debiti con il Fisco fino a 5mila euro, dal 2000 al 2010, ma solo per redditi che non superano 30mila euro
Nel decreto Sostegni, approvato dal Consiglio dei ministri venerdì scorso, entra anche il condono fiscale. Con qualche cambiamento, però, rispetto alla bozza che era circolata nei giorni scorsi. È passata la proposta di mediazione del ministro dell’Economia, Daniele Franco, e dal premier, Mario Draghi, non completamente convinto su una pace fiscale di più ampia portata. Sì alla cancellazione, dunque, delle vecchie cartelle ma solo quelle dal 2000 al 2010 (e non più fino al 2015), e solo per i contribuenti con un reddito Irpef fino a 30mila euro.
LE NOVITÀ DEL CONDONO FISCALE
I due paletti introdotti, quindi, limitano la platea di chi può beneficiare del condono fiscale. Sull’argomento c’è stato un vivace dibattito all’interno della maggioranza, con Lega e Forza Italia che hanno provato ad innalzare la posta in palio fino 10mila euro. Alla fine ne esce un “mini condono” rispetto a quanto dichiarato dal sottosegretario all’Economia, il leghista Claudio Durigon, che aveva anche ipotizzato lo stop al Cashback di Stato per recuperare 3 miliardi ulteriori da destinare ai ristori…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.