A dicembre 2024 la previsione era del +0,8%. A pesare sul rallentamento sono anche la crescente prudenza dei consumatori che li porta a spendere meno e le incertezze geopolitiche
L’Istat ha aggiornato le previsioni macroeconomiche per l’Italia, rivedendo al ribasso la stima di crescita del Pil per il 2025. Si passa dallo 0,8% previsto a dicembre a un più cauto +0,6% di adesso. Una revisione che riflette una combinazione di fattori: la minaccia dei dazi di Trump, i consumi interni più deboli del previsto, l’incertezza geopolitica e un contesto globale che continua a penalizzare l’export.
LA FRENATA DEI CONSUMI PESA SUL PIL
Il dato più significativo riguarda proprio la domanda interna: l’Istat prevede per il 2025 un incremento limitato dei consumi delle famiglie (+0,6%). È un valore inferiore alle attese che si ripercuote inevitabilmente sul Pil. Pesano l’inflazione, ancora elevata su alcuni beni e servizi essenziali, e una crescente prudenza da parte dei consumatori, che tendono a risparmiare di più in vista di scenari futuri incerti. Anche gli investimenti fissi lordi, pur in crescita (+2,5%), rallentano il passo rispetto agli anni post-pandemia…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.