Nel breve termine il fenomeno sarà alimentato dai colli di bottiglia, dalla forte crescita e dai prezzi delle materie prime, ma è destinato a rallentare nel secondo semestre del 2021 che finirà con i prezzi sotto il 2%
Gli investitori devono prepararsi agli effetti del “falso allarme” dell’inflazione USA che probabilmente determinerà un contesto di volatilità a breve termine. Il falso allarme sarà alimentato da prezzi più alti delle materie prime, colli di bottiglia commerciali e proiezioni di crescita ai massimi di 40 anni, che contribuiranno ai timori di surriscaldamento, destinati ad acutizzarsi nei prossimi mesi, quando è probabile che l’inflazione complessiva acceleri fino al 3,5% anno su anno, al ritmo più veloce degli ultimi 10 anni.
INFLAZIONE FORSE SOTTO LE STIME DELLA FED
Tuttavia, sottolinea in un commento Tiffany Wilding, economista esperta di America Settentrionale di PIMCO, nella seconda metà del 2021, con l’attività statunitense che continuerà a normalizzarsi, la crescita sequenziale trimestre su trimestre di prezzi ed economia rallenterà, facendo scendere l’inflazione annua, che finirà l’anno modestamente al di sotto del 2%. Questo esito, secondo l’esperta di PIMCO, potrebbe essere tutto ciò di cui i mercati hanno bisogno per moderare le aspettative per una politica più rigida della Fed, che prevede un’inflazione core al 2,2% a fine 2021, 0,5 punti sopra la previsione della stessa PIMCO e 0,3 punti sopra il consenso di Bloomberg…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.