Per Schroders la crescita del PIL della Cina sarà circa il 5% nel 2023: nell’azionario preferiti i settori dell’energia rinnovabile, dei macchinari per l’edilizia e sanitario mentre debito e yuan cinese restano asset difensivi
Alla luce della recessione che dovrebbe interessare molte economie dei mercati sviluppati, le esportazioni cinese potrebbero subire una contrazione l’anno prossimo: l’onere di guidare la ripresa in Cina ricade pertanto sulla domanda interna. A questo proposito sussistono ancora delle vulnerabilità legate alla politica “zero-Covid” e al crollo dell’attività nel settore immobiliare.
CRESCITA 2023 STIMATA INTORNO AL 5%
“Per contro, in positivo, vediamo una resiliente spesa per le infrastrutture che, dopo un solido 2022, dovrebbe continuare a supportare la crescita. Nel frattempo, mentre gli indicatori dell’edilizia abitativa potrebbero aver toccato il punto minimo, il settore dei servizi potrebbe beneficiare di qualsiasi allentamento delle restrizioni Covid che potrebbe emergere nel corso dell’anno” fa presente David Rees, Senior Emerging Markets Economist di Schroders. Il suo scenario di base vede una ripresa della crescita del PIL, dal 3% previsto per il 2022 a circa il 5% nel 2023, leggermente al di sopra di quanto generalmente atteso…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.