Migliorando l’accesso ai vaccini, si potrebbero salvare 1,5 milioni di vite in più ogni anno. Rudi Van den Eynde (Candriam) spiega come la rivoluzione tecnologica agirà da vero e proprio acceleratore, amplificando tutti gli sviluppi in corso
Oggi i vaccini sono la migliore strategia di difesa dalle malattie infettive e persino da alcuni tumori. Grazie ai vaccini è stato possibile domare, e in alcuni casi debellare, molte infezioni un tempo mortali come il vaiolo e la poliomielite. Al contempo, diverse decine di vaccini contro il tetano, la pertosse, la difterite, la meningite, il morbillo, la polmonite, l’influenza, hanno consentito di immunizzare gran parte della popolazione mondiale dalle malattie infettive, o per lo meno di attenuare i loro effetti.
LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO SONO NUMEROSE
Grazie alla ricerca le prospettive di sviluppo sono numerose, sia sul piano della prevenzione e sia su quello terapeutico. Il problema è che la soglia critica per la copertura del vaccino stabilita dalla comunità scientifica è del 95% della popolazione e questo si scontra con il fatto che i vaccini continuino ad essere messi in discussione da una parte dell’opinione pubblica. “Resta il fatto che, secondo l’OMS, le vaccinazioni salvano ogni anno fra i due e i tre milioni di vite umane”, fa sapere Rudi Van den Eynde, Head of Thematic Global Equity Management di Candriam..
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.