PGIM Investments, in un contributo degli esperti di Jennison Associates, spiega che il cammino verso le emissioni zero sarà lungo e richiederà il ricorso anche al gas e al nucleare
La situazione energetica globale, tra cambiamenti di politiche in USA, Regno Unito e Europa, e la crescente domanda alimentata da digitalizzazione, elettrificazione e urbanizzazione, si presenta mutevole e rende più difficili da raggiungere gli obiettivi di neutralità delle emissioni. Rafforzare le rinnovabili è fondamentale, ma il successo a lungo termine richiede un approccio più completo. PGIM Investments offre il contributo degli esperti di Jennison Associates, che analizzano il mega-trend nel dettaglio, fornendo idee pragmatiche per ridurre le emissioni ed espandere le opportunità di investimento oltre i tradizionali obiettivi di decarbonizzazione, le cui ambizioni vanno allineate alla realtà.
IN FORTE CRESCITA GLI INVESTIMENTI DI GOVERNI E IMPRESE
Nel complesso quadro attuale, fonti tradizionali come gas naturale e nucleare rimangono essenziali per garantire la stabilità e integrare le rinnovabili, secondo Jennison Associates, che sottolinea anche le preoccupazioni legate alla sicurezza, che stanno spingendo le nazioni a diversificare le importazioni e potenziare la produzione nazionale di rinnovabili per ridurre la dipendenza da mercati globali volatili. Nel 2024, gli investimenti globali in tecnologie per la transizione energetica hanno superato i 2.000 miliardi di dollari, con un aumento dell’11%, evidenziando l’urgenza crescente di governi e imprese di adottare soluzioni sostenibili. Ma mentre la transizione prosegue, il futuro sarà definito dalla combinazione di innovazione, infrastrutture e politica…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.