La richiesta arriva da Ascovilo, associazione che riunisce i consorzi lombardi: utilizzare plastica o cartone per imbottigliare il vino
L’aumento dei prezzi e la guerra stanno destando grande preoccupazione nel mondo del vino. Secondo quanto emerso da uno studio condotto da Censis – Alleanza Cooperative Agroalimentari Vino dal titolo “la febbre dei costi” è di 1,1 miliardi di euro il conto che si abbatterà sulla filiera vitivinicola a causa dell’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime.
AUMENTO DEI PREZZI DEI MATERIALI DI CONFEZIONAMENTO E IMBALLAGGIO
Tra gennaio 2021 e gennaio 2022, considerato anche gli effetti derivanti dallo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, il prezzo della produzione del vetro è cresciuto del 8,5% e quello del sughero del 9.4%. A ciò si aggiungono gli aumenti relativi alla carta e agli imballaggi compresi tra il 23% e il 30%. Vanno anche segnalati gli incrementi dei costi dell’energia elettrica, dei carburanti, nonché dei fertilizzanti e dei concimi utilizzati nella coltivazione. Questi rincari si rifletteranno inevitabilmente sul prezzo finale del vino…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.