Gianluca Ungari, Head of Multi Asset Solutions di Vontobel, vede mercati nel limbo della recessione lieve o profonda, un baratro tra governi e banche centrali. I titoli value e di qualità offrono maggior stabilità
Le banche centrali continuano a stringere e le principali economie si contraggono, una recessione sembra inevitabile e le possibilità di una rapida ripresa si riducono. Ma sarà lieve o profonda? La risposta contiene importanti spunti per gli investitori, che dovranno decidere se andare a caccia di opportunità o evitare i rischi. I rischi sistemici sono attualmente bassi, ma le politiche fiscali e monetarie disallineate minano il potenziale di un atterraggio morbido, esacerbando la sensibilità del mercato ai segnali contrastanti da governi e banche centrali.
UNA RECESSIONE LIEVE GIÀ PREZZATA
Gianluca Ungari, Head of Multi Asset Solutions di Vontobel, rileva che una lieve recessione sembra essere già prezzata, e un atterraggio più duro che morbido innescherebbe ulteriori correzioni nelle valutazioni degli asset e non può essere escluso. Le fratture tra governi e banche centrali sono il rischio principale e quanto accaduto di recente nel Regno Unito ne è un esempio lampante. Nell’interconnessione dei mercati, tali incidenti possono potenzialmente ripercuotersi su altri Paesi e creare effetti domino in interi continenti, soprattutto perché i mercati finanziari e l’economia globale sono diventati più fragili sullo sfondo delle crescenti tensioni geopolitiche, la crisi energetica e l’impennata dell’inflazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.