Lo prevede Michel Salden, Head of Commodities di Vontobel, sulla scorta di uno scenario estremamente rialzista che vedrà anche la ricerca di copertura dall’inflazione nell’esposizione alle materie prime
L’OPEC ha deciso di non modificare le quote di produzione per aprile, contro le aspettative di consenso di un aumento di 1,5 milioni di barili per giorno, facendo aumentare i prezzi del petrolio del 4% subito dopo il comunicato, a 66,75 dollari per il Brent e a 64,75 dollari per il greggio WTI. Russia e Kazakistan sono invece riusciti a spuntare aumenti di produzione di 0,15 milioni di barili in totale, mentre l’Arabia Saudita ha mantenuto il taglio volontario della produzione di 1 milione di barili per almeno 1 mese e non ha segnalato alcuna fretta di allentare in seguito.
SCENARIO ESTREMAMENTE RIALZISTA
Per Michel Salden, Head of Commodities di Vontobel, si tratta nel complesso di uno scenario estremamente rialzista per i futures sul greggio, con i prezzi sono destinati a crescere fino a 75 dollari nel terzo trimestre e a rimanerci per un po’. Ancora più importante, secondo Salden, è il fatto che la backwardation del petrolio è vicino al 10% su base annua, rendendolo una delle coperture inflazionistiche a più alto rendimento. Alla luce delle recenti turbolenze dei Treasury USA dovute all’aumento delle aspettative d’inflazione, le coperture nell’esposizione alle materie prime saranno probabilmente molto richieste ora e nei prossimi mesi, nell’analisi di Vontobel…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.