Dal 2025 i lavoratori che sceglieranno di restare in servizio anziché andare in pensione potranno beneficiare del Bonus Maroni, un incentivo economico erogato direttamente in busta paga. La misura mira a trattenere più a lungo i dipendenti prossimi alla pensione, offrendo loro un vantaggio finanziario immediato. Le domande per accedere al bonus sono ufficialmente aperte, con specifici requisiti da rispettare. Vediamo nel dettaglio come funziona il provvedimento e chi può beneficiarne.
Cosa è successo
Il Bonus Maroni è un incentivo destinato ai lavoratori che, pur avendo maturato i requisiti per la pensione anticipata, decidono di restare in servizio. L’importo del bonus corrisponde ai contributi previdenziali che il lavoratore avrebbe versato all’INPS, garantendo così un aumento netto della busta paga. Si tratta di una misura già sperimentata in passato e ora reintrodotta con l’obiettivo di ridurre la pressione sul sistema pensionistico.
Le domande per accedere al Bonus Maroni sono aperte dal 2025, e i lavoratori interessati devono comunicare la loro decisione all’INPS. Per usufruire dell’incentivo, è necessario aver raggiunto i requisiti della pensione anticipata, ossia 41 anni di contributi, senza l’obbligo di lasciare immediatamente il lavoro. Il bonus non incide sul calcolo della futura pensione, permettendo così di massimizzare i guadagni durante gli ultimi anni di carriera.
L’obiettivo della misura è duplice: da un lato, consente ai lavoratori di ricevere un compenso maggiore; dall’altro, aiuta a mantenere forza lavoro esperta nelle aziende. Questo sistema potrebbe favorire la stabilità occupazionale, riducendo il numero di pensionamenti anticipati e alleggerendo il carico sulle casse previdenziali.
Perché è importante
Il Bonus Maroni rappresenta un’opportunità per i lavoratori vicini alla pensione, che potranno aumentare il proprio reddito senza rinunciare alla futura pensione. Il risparmio sui contributi previdenziali si traduce in un beneficio economico immediato, incentivando la permanenza nel mercato del lavoro.
Dal punto di vista del sistema pensionistico, questa misura aiuta a contenere la spesa pubblica, posticipando l’uscita di numerosi lavoratori. Un numero inferiore di pensionamenti anticipati permette una gestione più sostenibile dei fondi previdenziali nel lungo periodo.
Anche le aziende traggono vantaggio dalla misura, potendo mantenere dipendenti con esperienza e ridurre il turnover. La stabilità del personale è un elemento chiave per garantire continuità operativa e produttività all’interno delle imprese.
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