UniCredit prosegue con determinazione la sua strategia di espansione nel mercato bancario europeo, rafforzando la sua presenza in Grecia. Dopo le mancate opportunità in Italia con Banco BPM e le resistenze in Germania con Commerzbank, il gruppo guidato da Andrea Orcel consolida ora la sua posizione in Alpha Bank, uno dei principali istituti ellenici. Questa mossa strategica si unisce a un’interessante dinamica di mercato che vede il titolo UniCredit sotto la lente degli analisti tecnici.
Cosa è successo
La banca italiana ha recentemente annunciato un rafforzamento significativo della sua partecipazione in Alpha Bank, sottoscrivendo nuovi strumenti finanziari che hanno portato la sua quota complessiva al 26% del capitale. Questa operazione mira a valorizzare una partnership già avviata e a espandere la presenza di UniCredit in un mercato greco in netta ripresa. L’obiettivo è ambizioso: UniCredit ha già richiesto l’autorizzazione per salire fino al 29,9%, con un completamento previsto entro la fine del 2025 e una stima di incremento annuo degli utili di circa 180 milioni di euro.
Sul fronte delle quotazioni, le azioni UniCredit hanno mostrato un andamento ribassista nel breve termine. Dopo aver raggiunto una resistenza vicina a 69,82 euro il 22 agosto, il titolo è entrato in una fase di ritracciamento. Gli indicatori tecnici mostrano un’impostazione al ribasso: il Supertrend, il Parabolic Sar e la media mobile a 25 periodi sono diventati ribassisti a fine agosto, e anche il Macd ha appena incrociato il proprio Signal. L’oscillatore RSI si trova in area di “neutralità” intorno a 47. Per le prossime sedute, gli analisti si attendono una prosecuzione di questo trend negativo, con il primo obiettivo ribassista individuato nel supporto chiave di area 62,50 euro.
Perché è importante
L’investimento in Alpha Bank è un pilastro fondamentale della strategia di diversificazione geografica di UniCredit, mirata a distribuire il rischio e a stimolare la crescita organica in mercati promettenti. L’incremento degli utili atteso da questa operazione, pari a 180 milioni di euro annui, è un segnale positivo che potrà rafforzare ulteriormente i risultati finanziari del gruppo e sostenere la sua politica di remunerazione per gli azionisti, rendendo il titolo potenzialmente più attraente nel medio-lungo termine.
Dal punto di vista del trading, la dinamica attuale delle azioni UniCredit offre spunti interessanti. Il potenziale raggiungimento del supporto a 62,50 euro potrebbe rappresentare un punto di svolta cruciale. Se il supporto dovesse tenere, potrebbe configurarsi una “buona occasione di acquisto” per gli investitori che credono nelle prospettive di crescita a lungo termine di UniCredit e nella sua strategia europea. Al contrario, una violazione di tale supporto potrebbe innescare ulteriori pressioni al ribasso. Monitorare attentamente questi livelli tecnici e l’evolversi della situazione in Grecia sarà essenziale per chi desidera posizionarsi sul titolo.
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