Nella sessione pre-market di giovedì il titolo Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) era in leggero calo dopo la pubblicazione del report finanziario del terzo trimestre.
Tesla ha riportato utili trimestrali di 1,86 dollari per azione, superando la stima di consenso che si attestava a 1,57 dollari per azione; la società ha registrato un fatturato trimestrale di 13,76 miliardi di dollari, battendo anche in questo caso le stime ferme a 13,62 miliardi.
Giovedì, durante il programma ‘Squawk Box’ della CNBC, Gordon Johnson di GLJ Research e Gene Munster di Loup Funds hanno espresso opinioni divergenti sui risultati finanziari di Tesla.
I punti salienti della tesi ribassista
Secondo Johnson, i numeri di fatturato di Tesla sono risultati inferiori alle aspettative.
“Non pensiamo che i loro numeri siano buoni”, ha detto Johnson, citando dati ufficiosi che erano leggermente superiori a quanto riportato da Tesla.
Sebbene alcuni credano che i numeri sembrino buoni nonostante la crisi dei semiconduttori, “si stanno procurando chip che altre case automobilistiche non sono disposte a reperire; riteniamo che stiano acquistando chip di livello non-automotive“, ha dichiarato l’analista di GLJ Research.
Inoltre, la crescita unitaria di Tesla non è “nemmeno lontanamente sufficiente ad eguagliare la loro valutazione”, ha affermato Johnson; secondo l’analista, in realtà la crescita unitaria dell’azienda sta rallentando in modo consistente e Tesla sta perdendo quote di mercato.
Per giustificare la sua valutazione, Tesla ha bisogno di ingrandirsi fino ad avere milioni di auto vendute attraverso il lancio di nuovi stabilimenti, ma man mano che la società incrementerà il numero degli impianti, i margini diminuiranno. Johnson ha poi aggiunto: “Non pensiamo che siano Amazon, pensiamo siano AOL”.
I punti salienti della tesi rialzista
Tesla ha dichiarato di non essere certa dei margini, non che questi scenderanno, ha risposto Munster; secondo l’analista, a lungo termine Tesla ha indicato di avere “un notevole rialzo rispetto ai margini attuali”.
I margini attuali sono di circa il 28%, ma Munster prevede che possano raggiungere il livello del 40%.
L’esperto ha riconosciuto che i numeri attuali non giustificano una capitalizzazione di mercato di 850 miliardi di dollari, “ma alla fine penso che cresceranno verso questa valutazione”, ha detto Munster.
Tesla è stata in grado di battere le stime degli analisti grazie all’attenzione ai prezzi. L’analista ha poi aggiunto: “Stanno cercando di cavalcare quella curva appropriata intorno ai prezzi che dettano la domanda”.
Finché Tesla continuerà a produrre auto che le persone desiderano e il mercato si sposterà verso i veicoli elettrici, Tesla crescerà e diventerà un’azienda molto più grande, ha detto Munster alla CNBC.
Movimento dei prezzi TSLA
Nelle ultime 52 settimane le azioni Tesla hanno scambiato fra un minimo di 379,11 dollari e un massimo di 900,40 dollari.
In pre-market il titolo era in calo dell’1,2% a 855,44 dollari.
Foto gentilmente concessa da Tesla