Il rally di giovedì ha segnato il giorno migliore per i mercati da quando le azioni hanno ripreso fiato nel 2020 dopo aver subito una significativa pressione di vendita dovuta alle preoccupazioni legate alla pandemia.
Gli indici sono aumentati giovedì appena dopo che i dati dell’IPC di ottobre hanno mostrato che l’inflazione è stata più bassa del previsto.
Cosa c’è da sapere
La lettura dell’indice dei prezzi al consumo di giovedì è arrivata una settimana dopo l’aumento del tasso di riferimento dello 0,75% da parte della Fed per la quarta volta consecutiva, mentre continua a lottare con un’inflazione elevata.
Si prevede infatti che gli aumenti dei tassi della Fed alla fine rallenteranno l’economia e comporteranno pressioni sulla spesa. I dati di giovedì sembrano mostrare che le azioni politiche della banca centrale statunitense stanno iniziando a frenare l’economia.
Di conseguenza, molti si aspettano ora una svolta della Fed alla prossima riunione della banca centrale del 14 dicembre, aspettativa questa che è stata il principale catalizzatore dei movimenti di giovedì.
Impennata storica delle azioni
Il Nasdaq 100 ha guidato la carica in rialzo, chiudendo a+ 7,49% e 11.605,96 punti. Ben novantotto dei titoli del Nasdaq 100 hanno chiuso la giornata in verde. L’indice Nasdaq Composite è invece salito del 7,35% per chiudere la giornata alle 11.114,15.
Una delle misure più antiche e conosciute della performance del mercato azionario, il Dow Jones Industrial Average, è un indice ponderato in base al prezzo composto di 30 titoli. Giovedì l’indice blue-chip ha chiuso in rialzo di oltre 1.200 punti, a +3,7% e 33.715,37 punti.
L’S&P 500 è salito del 5,54% a 3.956,37 e da ultimo l’SPDR S&P 500 (NYSE:SPY), un ETF che replica l’indice S&P 500, ha chiuso in rialzo del 5,49% a 394,66 dollari.
Cosa potrebbe succedere
La Fed potrà vedere un’altro aggiornamento dell’indice dei prezzi al consumo prima della riunione finale dell’anno prevista per metà dicembre. L’indice dei prezzi al consumo di giovedì, più freddo del previsto, suggerisce che la Fed potrebbe optare per un rialzo dei tassi meno aggressivo di solo mezzo punto percentuale il mese prossimo.
Foto Brigitte Werner di Pixabay.
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