I produttori cinesi di veicoli elettrici quotati negli Stati Uniti potrebbero decidere di puntare dritto verso la borsa di Hong Kong, seguendo le orme di compagnie quali Alibaba Group Holding Limited (NYSE:BABA) e JD.com, Inc. (NYSE:JD).
Cosa è successo: Nio Inc – ADR (NYSE:NIO) e XPeng Inc – ADR (NYSE:XPEV), quotate al NYSE, e Li Auto Inc. (NASDAQ:LI), quotata al Nasdaq, stanno valutando la possibilità di effettuare una quotazione secondaria presso la Borsa di Hong Kong, ha riferito Reuters nelle prime ore di martedì, citando alcune fonti vicine alla questione.
Le tre società stanno cercando di scaricare verso Hong Kong almeno il 5% del loro capitale azionario incrementato; secondo l’articolo, i proventi complessivi delle offerte sono stimati in circa 5 miliardi di dollari.
Nel report si legge anche che il trio di aziende ha già avviato i colloqui con consulenti in merito alle quotazioni.
Secondo quanto riferito, la decisione ipotizzata mirerebbe a capitalizzare il crescente interesse degli investitori asiatici verso aziende affidabili e di qualità; le quotazioni potrebbero avere luogo già a metà di quest’anno, secondo il report.
Contattati da Benzinga, i portavoce di Nio e XPeng non hanno rilasciato commenti in merito al report.
Link correlato: Nio, il sell-off è stato esagerato?
Perché è importante: i produttori di auto elettriche operano in un settore ad alta intensità di investimenti e necessitano di enormi riserve di liquidità per poter espandere la propria offerta di prodotti e servizi e per poter perseguire l’innovazione necessaria a restare rilevanti nel settore.
A dicembre Nio, XPeng e Li Auto avevano raccolto enormi quantità di capitale attraverso offerte secondarie; Nio ha raccolto 2,6 miliardi di dollari offrendo 68 milioni di azioni, XPeng ha mobilitato circa 2,5 miliardi e Li Auto circa 1,4 miliardi.
Oltre alle offerte azionarie, in passato Nio ha fatto affidamento su offerte obbligazionarie e investimenti strategici degli investitori per raccogliere capitale.
A metà gennaio, XPeng ha annunciato una linea di credito da 12,8 miliardi di yuan (1,96 miliardi di dollari) con un consorzio di banche cinesi.
Alibaba è stata la prima azienda a compiere un passo in questa direzione alla fine del 2019, quando ha optato per una quotazione secondaria a Hong Kong: i fattori trainanti di quella scelta sono stati i timori sull’accesso al capitale nei mercati statunitensi a causa del deterioramento delle relazioni USA-Cina e la volontà di attingere al crescente interesse degli investitori in Asia.
Peraltro, il motore di ricerca cinese Baidu, Inc. (NASDAQ:BIDU) avrebbe ricevuto l’approvazione normativa per avviare la procedura di quotazione ad Hong Kong.
Nelle ultime sessioni le azioni di Nio, XPeng e Li Auto hanno tutte subito un duro colpo, e stanno scambiando al di sotto dei loro massimi a causa del sell-off registrato nel settore tech e nel comparto dei veicoli elettrici, nonché per le preoccupazioni dovute alle valutazioni dei titoli.
Nio ha chiuso la sessione di lunedì in calo del 7,61% a 35,21 dollari, XPeng ha ceduto il 3,96% a 26,92 dollari e Li Auto ha fatto segnare -5,03% a 21,33 dollari.
Link correlato: XPeng, i ricavi del quarto trimestre battono le stime