Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) gode di un vantaggio sia chiaro che redditizio rispetto alle case automobilistiche tradizionali, come dichiarato lunedì in una nota da Gene Munster, socio dirigente di Loup Ventures.
Le cifre: Munster stima che nel 2021 l’azienda produttrice di veicoli elettrici riconoscerà 1,1 miliardi di dollari di entrate differite da software grazie alla sua rete di Supercharger, alla connettività Internet, alla funzionalità di guida completamente autonoma (FSD) e agli aggiornamenti software over-the-air (OTA); la cifra aumenterà fino a 1,5 miliardi di dollari nel 2022. Nell’anno solare in corso, la casa automobilistica prevede di riconoscere 751 milioni di dollari in entrate differite, secondo quanto affermato in un deposito 10-K del 2019.
Confrontando questi numeri con quelli delle case automobilistiche tradizionali, Munster ha fatto il punto sul reddito operativo di General Motors Company (NYSE:GM) nel 2019, che ammontava a 5,4 miliardi di dollari, e su quello di Ford Motor Company (NYSE:F), che è stato di 574 milioni di dollari.
“Le entrate differite di Tesla il prossimo anno possono rappresentare circa il 20% del reddito operativo di GM oggi e il 200% di quello di Ford”, ha scritto l’analista di Loup Ventures.
FSD sostiene i ricavi: Munster è dell’opinione che la FSD sia il motore dei ricavi per la casa automobilistica guidata da Elon Musk; l’analista ipotizza che sia i ricavi che le consegne di veicoli cresceranno del 40% all’anno.
“Man mano che la FSD si avvicina alla piena autonomia e che gli utenti la trovano di maggior valore, crediamo che l’attach rate aumenterà, così come il prezzo”, ha spiegato Munster. Il prezzo medio di vendita per la FSD è di 8.500 dollari nel 2020 e l’attach rate è del 35%; questi dati dovrebbero salire, rispettivamente, a 10.000 dollari e 37,5% entro il 2021 e a 11.000 dollari e 40% nel 2022.
Munster ritiene che la rendicontazione delle entrate differite non sia un fenomeno a breve termine.
“Non siamo d’accordo e pensiamo che la FSD sia un viaggio, non una destinazione, e che ci sarà sempre il fattore delle entrate differite”, ha affermato l’analista.
Il vantaggio di Tesla con OTA: Tesla gode di un vantaggio pluriennale rispetto ai produttori auto tradizionali per quanto riguarda gli aggiornamenti software OTA, mettendo questi ultimi in una “situazione difficile”, ha scritto Munster.
L’esperto di Loup Ventures ha evidenziato il rilascio della versione beta della FSD da parte di Tesla come prova dell’abilità dell’azienda nell’area OTA.
All’inizio del mese, l’analista aveva affermato che le azioni Tesla sarebbero potute salire fino a 2.500 dollari per azione in tre anni, ma che Apple Inc (NASDAQ:AAPL) potrebbe garantire la concorrenza alle aziende di veicoli elettrici qualora entrasse nello stesso segmento.
Report Card OTA: l’analista ha confrontato varie case automobilistiche tradizionali con Tesla in termini di OTA, e ha pubblicato una pagella dei loro progressi: mentre la casa automobilistica di Palo Alto ha ottenuto una “A”, altre come Bayerische Motoren Werke AG (OTC:BMWYY), GM e Volkswagen AG (OTC:VWAGY) sono state classificate “C+” o “C”.
Ford e Mercedes-Benz – quest’ultima di proprietà di Daimler AG (OTC:DDAIF) – hanno ricevuto un voto “D” da Munster, mentre le case automobilistiche asiatiche come Hyundai Motor Company (OTC:HYMTF), Honda Motor Co, Ltd (NYSE:HMC) e Toyota Motor Corporation (NYSE:TM) ha ottenuto una “F.”
Movimento dei prezzi: lunedì le azioni Tesla hanno chiuso in verde di quasi il 4,9%, a 639,83 dollari, e nell’after-market hanno poi perso lo 0,6%.
Guarda anche: Jefferies declassa Tesla per “rischio di esecuzione”
L’opinione degli analisti