La Russia, dopo quasi mezzo secolo, sta segnando il suo ritorno sulla Luna.
L’agenzia spaziale nazionale, Roscosmos, sta ultimando i preparativi per la missione Luna-25 dell’11 agosto, il suo primo atterraggio lunare dall’epoca dell’Apollo.
Ma questa volta non si tratta solo di raggiungere il nostro vicino celeste; si tratta di avanzare la tecnologia, valutare le risorse e riaffermare il potere della Russia nell’esplorazione spaziale.
Cosa è successo
Partendo dal Cosmodromo di Vostochny, a circa 3.450 miglia ad est di Mosca, la missione Luna-25 sfrutta il porto spaziale più moderno della Russia, secondo quanto riportato da Reuters, che ha inizialmente coperto l’evento.
In funzione dal 2016, Vostochny simboleggia la volontà della Russia di guidare nuove iniziative spaziali, indipendentemente dagli storici siti di lancio come il Cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.
L’evacuazione del villaggio pianificata
Gli abitanti di Shakhtinskyi, un villaggio nella regione di Khabarovsk in Russia, evacueranno la mattina del lancio poiché il villaggio si trova nella zona di caduta prevista dei booster del razzo della missione.
Dove sta andando il razzo?
Luna-25 non sta solo segnando un atterraggio, ma anche un punto di interesse. La missione mira al Polo Sud della Luna, un’area in cui la Russia crede che ci siano depositi di ghiaccio d’acqua.
Oltre a sostenere la vita, l’acqua sulla Luna può essere convertita in idrogeno e ossigeno, servendo come stazione di rifornimento celeste per future missioni spaziali.
Oltre all’atterraggio
Progettato per operare per un anno, il lander russo scaverà nella struttura interna della Luna e cercherà risorse, che potrebbero aprire la strada a una comprensione più profonda del nostro satellite e delle future missioni umane.
All’interno della riaffermazione della Russia nell’esplorazione spaziale, il palcoscenico globale è pronto con gli Stati Uniti non da meno nelle ambizioni lunari. La prossima missione lunare della NASA sarà infatti Artemis II, il cui lancio è previsto nel novembre dell’anno prossimo.
Il viaggio di 10 giorni intorno alla Luna vedrà quattro astronauti a bordo del megarazzo Space Launch System (SLS) e dell’astronave Orion prodotta da Boeing Co (NYSE:BA), Northrop Grumman Corp (NYSE:NOC), insieme a SpaceX di Elon Musk.
Il rientro della Russia nell’esplorazione lunare, come evidenziato da Reuters, significa molto più di una impresa tecnologica; riflette la determinazione del presidente Vladimir Putin di rivedere, riscoprire e riaffermare la sua posizione nella corsa allo spazio.