Il governo degli Stati Uniti intende porre fine alla pratica dei test missilistici anti-satellite, ha annunciato la Vicepresidente Kamala Harris, esortando le altre nazioni a seguirlo, ha riferito la CNBC.
Un test di armi anti-satellite (ASAT) è una dimostrazione militare in cui un veicolo spaziale in orbita viene distrutto utilizzando un sistema missilistico; storicamente, i Paesi che hanno eseguito test ASAT hanno preso di mira i loro asset nello spazio.
La mossa è stata decisa alla fine dell’anno scorso dopo che l’esercito russo aveva distrutto un satellite defunto con un ASAT il 15 novembre.
La distruzione aveva creato migliaia di detriti nell’orbita terrestre bassa, costringendo gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale a mettersi al riparo mentre questa attraversava il campo di schegge.
La Casa Bianca ha sottolineato che “gli Stati Uniti sono la prima nazione a fare una tale dichiarazione” per porre fine a questo tipo di test. Gli Stati Uniti, la Russia, la Cina e l’India hanno distrutto i loro satelliti tramite test ASAT.
Gli Stati Uniti hanno distrutto un satellite l’ultima volta nel 2008, quando la Marina USA lanciò un missile SM-3 modificato, intercettando il satellite malfunzionante USA-193 del National Reconnaissance Office.
La Casa Bianca ha continuato a promuovere gli Accordi Artemis, un accordo internazionale sulla cooperazione spaziale redatto dalla NASA e dal Dipartimento di Stato USA durante l’amministrazione Trump.
Diciotto Paesi hanno firmato gli accordi, nove dei quali hanno aderito da quando il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden è entrato in carica.
Foto tramite Wikimedia Commons
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