Secondo un recente report di AlixPartners, le case automobilistiche cinesi dovrebbero espandere significativamente la loro quota di mercato globale, raggiungendo potenzialmente il 33% entro il 2030.
Cosa è successo
Il report, pubblicato giovedì, prevede un aumento sostanziale della quota di mercato globale delle case automobilistiche cinesi, dal 21% di quest’anno al 33% entro il 2030, come riportato da CNBC.
Questa crescita dovrebbe essere guidata da un aumento significativo delle vendite al di fuori della Cina, dai 3 milioni di quest’anno ai 9 milioni entro il 2030.
Il report prevede inoltre che le case automobilistiche cinesi si espanderanno in tutti i mercati globali, con la crescita più significativa prevista in regioni come l’America centrale e meridionale, il sud-est asiatico, il Medio Oriente e l’Africa.
“La Cina è il nuovo fattore dirompente del settore, in grado di creare veicoli indispensabili che sono più veloci da immettere sul mercato, più economici da acquistare, avanzati dal punto di vista tecnologico e del design e più efficienti da costruire”, ha dichiarato in un comunicato Mark Wakefield, co-leader globale della practice automotive e industriale di AlixPartners.
Nonostante la rapida espansione, il report suggerisce che le case automobilistiche cinesi dovranno affrontare sfide in Giappone e in Nord America, dove sono stati annunciati standard di sicurezza dei veicoli molto severi e una tariffa del 100% sui veicoli elettrici cinesi importati.
Perché è importante
C’è una crescente preoccupazione che i veicoli meno costosi prodotti in Cina possano invadere i mercati, scalzando i modelli di produzione nazionale, in particolare i veicoli completamente elettrici.
Questo report arriva sulla scia dei significativi investimenti della Cina nell’industria dei veicoli elettrici. Secondo uno studio del Center for Strategic and International Studies, la Cina ha investito oltre 230 miliardi di dollari nell’ultimo decennio per sviluppare l’industria dei veicoli elettrici e il sostegno finanziario del governo cinese ha rappresentato quasi il 19% delle vendite totali di auto elettriche dal 2009 al 2023.
La rapida ascesa della Cina nel settore dei veicoli elettrici ha scatenato tensioni commerciali con gli Stati Uniti e l’Unione Europea, che hanno imposto dazi sui veicoli elettrici e sulle batterie cinesi. In risposta, il premier cinese Li Qiang ha difeso l’industria degli EV e delle batterie agli ioni di litio del suo Paese, affermando che la vera fonte della forte competitività della Cina in questi settori è rappresentata dai suoi vantaggi comparativi unici.
Inoltre, le case automobilistiche cinesi avrebbero chiesto a Pechino di reagire alle tariffe dell’UE sui veicoli elettrici di produzione cinese aumentando le tariffe sulle auto europee a benzina. Questa mossa, discussa in un incontro a porte chiuse organizzato dal Ministero del Commercio cinese, sottolinea l’escalation delle tensioni commerciali tra Cina e Occidente.
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