Repubblicani USA Pronti a Presentare alla Camera un Ddl che Vieta Investimenti in Società di Difesa Collegabili alla Cina

Repubblicani Pronti a Presentare alla Camera USA un Ddl che Vieta Investimenti in Società di Difesa Collegabili alla Cina
2' di lettura

Tre parlamentari del partito Repubblicano alla Camera dei Rappresentanti si preparano ad annunciare entro la fine della settimana una nuova legge volta a limitare gli investimenti statunitensi nelle compagnie del settore della Difesa legate all’esercito Cinese, ha riferito Reuters lunedì.

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Cosa è successo

Il disegno di legge, redatto dal deputato del Wisconsin Mike Gallagher, da quello dell’Indiana Jim Banks e da quello della California Doug LaMalfa, richiede al Segretario del Tesoro USA Steven T. Mnuchin a preparare un rapporto sulle società del settore della Difesa che hanno legami con le forze armate cinesi, secondo Reuters.

Tutte le società e i cittadini statunitensi saranno tenuti a disinvestire dalle società elencate nel rapporto del Tesoro, e alle entità statunitensi sarà poi vietato effettuare qualsiasi nuovo investimento in tali società, dice la proposta di legge.

“Da un lato, il Congresso chiede ai contribuenti di aiutare a far crescere il nostro esercito in modo da poter competere con la Cina. Dall’altro, i grandi fondi di investimento statunitensi stanno gettando dollari statunitensi nell’industria che sta dietro all’esercito cinese”, ha affermato Banks in un comunicato, secondo quanto riferito da Reuters.

“Dobbiamo porre fine alla nostra dissonanza cognitiva e smettere di finanziare l’ascesa del nostro principale avversario globale”.

Perché è importante

Non è immediatamente chiaro se il progetto di legge riceverà un supporto bipartisan. In passato, i legislatori di entrambi i partiti -Democratico e Repubblicano – hanno trovato un terreno comune quando si trattava di misure sulla Cina – incluso il passaggio della Legge sui Diritti Umani e la Democrazia ad Hong Kong, alla fine dell’anno scorso.

Le relazioni tra Stati Uniti e Cina si sono inasprite ulteriormente a seguito del diverbio sull’origine del nuovo Coronavirus, che ha ucciso oltre 372.000 persone in tutto il mondo, secondo i dati della Johns Hopkins University.

Anche i recenti tentativi, da parte della Cina, di introdurre una legge sulla sicurezza nazionale nella città semi-autonoma di Hong Kong hanno infiammato le tensioni tra le due maggiori economie del mondo.