Jim Chanos dice ancora no al titolo Tesla

Il noto short seller si esprime sulla casa automobilistica guidata da Elon Musk  

Jim Chanos dice ancora no al titolo Tesla
2' di lettura

Nonostante quest’anno il titolo Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) sia aumentato di 6,5 volte, questo non ha instillato alcuna fiducia in Jim Chanos, secondo Barron’s.

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Jim Chanos è un noto venditore allo scoperto incentrato sui fondamentali, famoso per aver previsto il collasso di Enron, nonché fondatore e presidente di Kynikos Associates LP.

Cosa è successo: andando al di là delle cose di poco conto e attenendosi alle basi del business di Tesla, Chanos afferma che “per quanto si vogliano sognare taxi autonomi, voli spaziali, tunnel sotterranei, o qualsiasi altri cosa – sono una compagnia automobilistica, e sono una compagnia automobilistica non redditizia”, secondo quanto dichiarato lunedì dallo short seller in occasione dell’Executive Briefing di Barron’s su Investimenti e Denaro.

Etichettando l’importante fase di crescita del mercato come “l’età dell’oro delle frodi”, il venditore allo scoperto suggerisce che le frodi finanziarie emergeranno una volta che il mercato entrerà in una fase di contrazione; Chanos ha paragonato alcuni di questi riferimenti allo scoppio della bolla delle dot-com, avvenuto due decenni e mezzo fa.

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Perché è importante: venerdì scorso sono emerse alcune notizie secondo le quali Chanos avrebbe ridotto la sua posizione short su Tesla, detenuta sin dal 2016.

In diverse occasioni, Chanos ha effettuato interventi e previsioni di mercato che nel tempo si sono poi rivelate redditizie; il venditore allo scoperto, infatti, aveva denunciato l’imminente declino al quale stava andando incontro Enron nel 2001, una decisione che gli ha permesso di generare un profitto di 500 milioni di dollari, sulla base di un rapporto di Seeking Alpha.

All’inizio di luglio Chanos ha realizzato una posizione short simile su Wirecard (OTC:WCAGY), e quando è emersa la truffa ha incassato profitti per 100 milioni di dollari, come riferisce il Financial Times.

Il veterano degli investimenti afferma che le frodi finanziarie da parte delle società sono commesse in modo legale, ma che “nel complesso, c’è l’intenzione di ingannare” mentre vengono riportate le voci contabili e i rendiconti finanziari.

Movimento dei prezzi: martedì TSLA ha guadagnato l’1,27%, chiudendo a 649,88 dollari.

Immagine cortesemente concessa da Wikimedia