Apple, mancata acquisizione di Netflix “errore strategico”

Secondo l’analista di Wedbush Daniel Ives si tratta del più grave passo falso compiuto da Steve Jobs e Tim Cook nell’ultimo decennio

Apple, mancata acquisizione di Netflix “errore strategico”
2' di lettura

Apple Inc (NASDAQ:AAPL) ha commesso un grosso errore a non acquisire la società di video-on-demand in abbonamento (SVOD) Netflix Inc (NASDAQ:NFLX) quando ne ha avuto la possibilità, come ha riferito a Yahoo Finance Daniel Ives, analista di Wedbush.

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Cosa è successo: Ives, che fornisce un rating Outperform ad Apple, ha affermato che a suo avviso non aver acquisito Netflix è stato il “più grande errore strategico” compiuto negli ultimi 10-12 anni da parte del defunto fondatore Steve Jobs e dell’attuale amministratore delegato Tim Cook.

Ives ha fatto riferimento alle scelte di contenuto relativamente esigue presenti su Apple TV+ in confronto a rivali come Netflix e il servizio Disney+ di Walt Disney Co (NYSE:DIS), aggiungendo che è un po’ come possedere una villa ma avere poco con cui arredarla.

“Questo è il problema quando si tratta di questa corsa agli armamenti che stiamo vedendo soprattutto con Disney e, naturalmente, con Netflix in cima alla lista”.

Perché è importante: l’acquisto di Netflix avrebbe garantito ad Apple un’enorme quota nel mercato dello streaming video e avrebbe rimosso la necessità di creare da zero la propria libreria di contenuti, ha osservato Yahoo Finance.

Le funzionalità di Apple TV+ includono ‘The Morning Show’, ‘Ted Lasso’ e ‘For All Mankind’.

Ives ha spiegato che il modo affinché Apple smetta di arrancare rispetto ai competitor è quello di acquistare uno studio a Hollywood.

“Abbiamo parlato di uno studio MGM, Lionsgate, A24… altrimenti continueranno a restare fuori a guardare”, ha spiegato l’esperto di Wedbush.

“Ed è per questo che penso che sia qualcosa che saranno costretti a fare… perché è tutta una questione di contenuti”.

Questo mese il co-fondatore di Netflix Marc Randolph ha dichiarato che l’azienda produttrice di iPhone “non ha scuse” per non essere in grado di trovare un equilibrio nel settore dello streaming on-demand, all’interno del quale “non si trova ancora dentro con entrambi i piedi”.

Randolph ha avuto parole più gentili per Disney, affermando che in questo momento nutre “il più profondo rispetto” per la compagnia.

Movimento dei prezzi: martedì le azioni Apple hanno chiuso in ribasso di quasi lo 0,1% a 125,86 dollari e nella sessione after-hours hanno ceduto quasi lo 0,3%; lo stesso giorno, le azioni Netflix hanno chiuso la sessione regolare in aumento del 2,32% e nell’after-market hanno poi ceduto quasi lo 0,2%.