Il Bund tedesco resta negativo nonostante l’inflazione, ecco perché

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Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, spiega perché anche con un’inflazione tedesca ormai superiore al 2% il rendimento del Bund risale ma continua a rimanere in territorio negativo

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Dopo gli Stati Uniti, le attese d’inflazione salgono anche in Europa, ma come la Fed americana anche la Bce rassicura che si tratta di un fenomeno temporaneo. Sulla spinta del Treasury statunitense, il rendimento del Bund è risalito dai minimi, ma resta in territorio negativo a dispetto di un’inflazione tedesca superiore al 2%. In un commento dedicato alle attese di inflazione e alle reazioni delle banche centrali, Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, sottolinea che il leitmotiv che ha condizionato l’andamento dei mercati negli ultimi mesi è certamente legato all’evoluzione dell’indice dei prezzi al consumo e alla conseguente reazione delle banche centrali.

RENDIMENTI MENO IMPATTATI IN EUROPA

In Europa, il rialzo delle attese d’inflazione e dei rendimenti governativi è stato certamente più moderato rispetto agli Stati Uniti, ma non trascurabile. Dopo il crollo del 2020, i prezzi al consumo sono tornati a salire quest’anno, con un dato aggregato dell’1,6% per l’Area Euro e del 2,1% per la Germania, causando un movimento sulle curve dei rendimenti Euro, anche se la reazione dei tassi finora è stata decisamente inferiore a quella dell’inflazione, quantomeno per il Bund. L’esperto di GAM SGR ricorda infatti che il decennale tedesco resta in territorio negativo, anche se di poco e lontano dal rendimento di -0,64% toccato a dicembre…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.