CEO Ford: carenza chip ha cambiato normalità per sempre

La casa automobilistica statunitense continuerà a mantenere un basso livello di scorte anche dopo la fine della crisi

Ford, il CEO: carenza chip ha cambiato la normalità per sempre
2' di lettura

Jim Farley, amministratore delegato di Ford Motor Co (NYSE:F), mercoledì ha dichiarato di prevedere che la situazione dovuta all’attuale crisi dei semiconduttori migliorerà nel 2022, senza però fornire tempistiche più precise.

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Cosa è successo

La seconda casa automobilistica per volume degli Stati Uniti fa affidamento su una quantità limitata di scorte, in un contesto di forte domanda, per superare l’attuale carenza di chip e prevede un miglioramento della visibilità nella seconda metà dell’anno.

“Il problema è che in questo momento la domanda è talmente alta a livello globale per Ford, che ridurremo le nostre scorte rispetto ai livelli storici; la nostra normalità è cambiata”, ha detto Farley agli investitori durante la Global Auto Industry Conference di Deutsche Bank, tenutasi virtualmente.

“Nel 2019 avevamo fino a 100 giorni di scorte per la Serie F. Non lo faremo di nuovo”, ha affermato Farley.

Le case automobilistiche statunitensi, inclusa Ford, stanno registrando una forte domanda e livelli minimi di scorte presso i concessionari a causa della costante carenza di chip.

Alla fine di maggio le scorte totali di nuovi veicoli negli Stati Uniti sono scese a 1,78 milioni di unità rispetto ai 2,24 milioni di aprile, secondo l’analisi di Cox Automotive; verso la fine di maggio le scorte erano in calo del 43% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 54% rispetto allo stesso periodo del 2019, sempre secondo Cox Automative.

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Perché è importante

Le case automobilistiche hanno cercato di ridurre al minimo l’impatto della scarsità di scorte sulle vendite dando priorità alla costruzione dei loro modelli più fruttuosi.

“Le scorte sono state molto più basse a maggio rispetto ad aprile, ma è ancora difficile dire se le vendite abbiano subito un impatto negativo”, ha affermato Charlie Chesbrough, economista senior di Cox Automotive.

Ford prevede di mantenere un basso livello di scorte anche dopo la fine della crisi dei chip e ritiene che questa carenza sia un’enorme opportunità affinché l’industria impari a gestire la supply chain in modo “diverso” ed “efficace”.

All’inizio della giornata Ford ha annunciato una solida guidance per il secondo trimestre e ha affermato che sta registrando una solida domanda e pre-ordini per tutti e quattro i veicoli recentemente lanciati: il SUV full-size Bronco, il pickup elettrico a batteria F-150 Lightning, il pick-up compatto Maverick e il furgone commerciale completamente elettrico E-Transit.

Movimento dei prezzi

Giovedì le azioni Ford hanno chiuso in ribasso dell’1,7% a 14,77 dollari dopo essere inizialmente salite a seguito delle solide previsioni.