Vontobel: perché la revisione strategica Bce appare meno espansiva del previsto

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Reto Cueni, Chief Strategist di Vontobel, fa notare come la BCE non sembri disposta a compensare i periodi al di sotto del target con periodi in cui l’inflazione è al di sopra dell’obiettivo

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Nell’annuncio della conclusione della sua revisione strategica, giunta inaspettata, la BCE ha rivelato che adotta all’unanimità un obiettivo simmetrico di inflazione del 2% in luogo del precedente target “inferiore ma vicino al 2%”. L’istituto ha inoltre puntualizzato che “quando l’economia è vicina al limite inferiore – ovvero quando i tassi di riferimento non possono più essere abbassati- sono necessarie misure di politica monetaria particolarmente forti o persistenti” e che questo “può anche implicare un periodo transitorio in cui l’inflazione è moderatamente sopra l’obiettivo”.

UNA REVISIONE CHE SEMPLIFICA LA COMUNICAZIONE DELLA BCE

“La BCE oltre a confermare i principali strumenti di politica monetaria a cominciare dai tassi di riferimento, integra tutti i nuovi congegni come gli acquisti di asset, la forward guidance o le operazioni di finanziamento a lungo termine” fa sapere Reto Cueni, Chief Strategist di Vontobel. L’impressione del manager è che si tratti di una revisione strategica che semplifica la comunicazione della BCE ma che sembra tendenzialmente meno espansiva del previsto…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.