Google è il motore predefinito di iOS… a caro prezzo

Google paga ad Apple un’ingente somma per essere il motore di ricerca predefinito del sistema operativo dell’iPhone

Google è il motore predefinito di iOS… a caro prezzo
2' di lettura

Apple (NASDAQ:AAPL) gode di una fonte di entrate di cui non si discute molto che le conferisce miliardi di dollari di ricavi ogni anno.

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Partnership con Google redditizia per Apple

Alphabet, Inc. (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOG) si appresta a pagare una cifra di circa 15 miliardi di dollari ad Apple, secondo Toni Sacconaghi, Jr., analista di Bernstein.

Il pagamento in questione riguarda l’utilizzo di Google come motore di ricerca predefinito su iOS da parte di Apple.

È probabile che nel 2020 Google abbia pagato ad Apple un incredibile somma di 10 miliardi di dollari per lo stesso motivo, ha affermato l’analista, citando le recenti rivelazioni nei documenti pubblici di Apple e l’analisi bottom-up di Bernstein sui pagamenti dei costi di acquisizione del traffico (TAC) di Google.

I pagamenti TAC di Google ad Apple sono cresciuti a un tasso di crescita annuale composto del 40% tra il 2016 e il 2020, ha osservato Sacconaghi. Si tratta di un dato superiore al tasso di crescita del 18% del TAC complessivo di Google.

È probabile che questa tendenza si protragga visto che i pagamenti di Google ai partner di distribuzione come Apple o per altre collaborazioni in materia di motori di ricerca stanno crescendo più rapidamente rispetto ai membri del suo network o ai siti web, ha spiegato l’analista. Inoltre, la quota di traffico web mobile di Apple è aumentata notevolmente negli ultimi cinque anni.

Perché è importante

Google è finito sotto il mirino dell’antitrust a causa dei cospicui pagamenti annuali che effettua a favore di Apple. Il Dipartimento di Giustizia statunitense potrebbe richiedere ad Apple di porre fine al suo accordo esclusivo con Google, dando così pari accesso ad altri motori di ricerca.

Apple è già coinvolta in una battaglia legale con Epic Games per quanto riguarda le commissioni sull’App Store.

Intanto Apple ha iniziato a testare una tecnologia di ricerca interna, secondo quanto riportato dal FT alla fine dello scorso anno. Con iOS14, Cupertino ha iniziato a mostrare i propri risultati di ricerca e a collegarsi direttamente al sito web quando gli utenti digitano le query dalla schermata iniziale, si legge nel report.

Negli scambi pre-market di mercoledì, le azioni Apple erano in rialzo dello 0,25% a 149,99 dollari; Google era in aumento dello 0,24% a 2.832,00 dollari.