BlueBay: la transizione ambientale dovrà essere anche sociale

BlueBay: la transizione ambientale dovrà essere anche sociale
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My-Linh Ngo, Head of ESG Investing & Portfolio Manager, BlueBay Asset Management, sottolinea la spinta alla ‘S’ dei fattori ESG arrivata con la pandemia, che sta creando crescente attenzione degli investitori

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La pandemia ha messo in evidenza la “S” di Social tra i fattori ESG anche nel mondo degli investimenti, evidenziando la necessità di garantire salute e benessere di lavoratori, fornitori, clienti e comunità. Le aziende che hanno adottato un approccio inclusivo e responsabile probabilmente saranno più resilienti in futuro e anche se non è chiaro quanto dureranno le nuove modalità, alcune persisteranno, come il lavoro flessibile. Un cambiamento non necessariamente negativo, che anzi permette ai datori di lavoro di allargare la platea di talenti a disposizione, mentre per i dipendenti significa un equilibrio lavoro-vita privata potenzialmente migliore.

RIFLETTORI ACCESI SULLE DISEGUAGLIANZE

Lo sottolinea BlueBay in un commento a cura di My-Linh Ngo, Head of ESG Investing & Portfolio Manager di BlueBay Asset Management, secondo cui il Covid ha anche acceso i riflettori su alcune disuguaglianze, non solo sanitarie, per l’impatto sproporzionato che il virus ha avuto su molte persone già svantaggiate e discriminate per fattori come accesso a istruzione, abitazione e lavoro. Anche le campagne vaccinali nei Paesi sviluppati hanno evidenziato disuguaglianze e un’incomprensione delle implicazioni che ciò ha per la ripresa globale. Il mondo non si libererà dal Covid finché le vaccinazioni non saranno accessibili a tutti

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.