Neuberger Berman: escludere il debito russo per i fattori ESG

Neuberger Berman: escludere il debito russo per i fattori ESG
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L’attuale scenario impone, secondo Brad Tank (Neuberger Berman), un approccio ai mercati obbligazionari più tattico e flessibile: la selezione dei titoli è destinata a fare la differenza nelle performance

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L’effetto più immediato dell’invasione dell’Ucraina e delle conseguenti sanzioni internazionali imposte è che i titoli russi scambiati sui mercati locali sono congelati. La morsa delle restrizioni imposte dalle banche centrali, delle sanzioni contro le banche del Paese, dei provvedimenti adottati dalle borse internazionali e dai diversi organismi di vigilanza, e delle restrizioni emanate dal governo russo, è stata senza precedenti trascinando il rating dei titoli di Stato russi da un livello investment grade a CCC, nel giro di una sola settimana.

STRUMENTI DI DEBITO RUSSI ESCLUSI DALL’UNIVERSO INVESTIBILE

“La nostra view è che gli strumenti di debito russi dovrebbero essere fondamentalmente esclusi dall’universo investibile per ovvi motivi legati ai fattori ESG” fa sapere Brad Tank, Chief Investment Officer—Fixed Income di Neuberger Berman. Dopo un inizio anno piuttosto incoraggiante, nelle ultime settimane lo spread dell’indice generale del debito emergente si è ampliato di poco più di 100 punti base, con le aree geografiche più lontane dal conflitto ucraino meno impattate…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.