Russia pronta ad accettare Bitcoin per il gas

Russia pronta ad accettare Bitcoin per il gas
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La mossa di Mosca per provare ad aggirare le sanzioni, intanto l’Unione europea lavora per diminuire la dipendenza dalle esportazioni russe

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Le sanzioni continuano a pesare sull’economia russa, sempre più isolata nonostante Mosca sia uno dei maggiori produttori mondiali di gas e petrolio. Nei giorni scorsi Putin aveva imposto ai Paesi “nemici” il pagamento in rubli delle partite di materie prime energetiche. Una mossa quasi disperata per cercare di fermare il tracollo del rublo. Oggi dalla Russia arriva un’altra opzione di pagamento per gas e petrolio: il Bitcoin.

BITCOIN IN CAMBIO DI GAS

A dirlo, come riportato dalla Bbc, è stato il capo della commissione per l’energia della Duma, Pavel Zavalny. L’idea è quella di permettere ad alcuni Paesi “amici”, che nella visione odierna dei russi corrispondono principalmente a Cina e Turchia, di poter pagare le importazioni di gas e petrolio anche in Bitcoin, oltre che nelle loro valute nazionali…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.