La crisi del gas in Europa può impattare anche gli spread del credito

La crisi del gas in Europa può impattare anche gli spread del credito
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Il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan AM avverte che la chiusura del Nord Stream 1 potrebbe innescare una crisi del gas in Europa con conseguenze per investitori e BCE

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La chiusura completa del gasdotto Nord Stream 1 rappresenta un rischio elevato per gli investitori obbligazionari. Gli spread del credito dovrebbero aumentare in misura significativa e le curve dei rendimenti appiattirsi, in un clima di diffusa avversione al rischio. La crisi del gas potrebbe non risolversi a breve termine, e gli investitori dovrebbero aspettarsi volatilità di rendimenti e spread. L’alta inflazione continua a preoccupare la BCE, che dovrebbe alzare i tassi a luglio e settembre, malgrado il rischio di una crisi del gas naturale. Ma le aspettative di mercato e della stessa BCE per il 2023 mostrano che i rischi di recessione continuano a essere in agguato.

NEUTRALI SULLA DURATION EUROPEA

Sulla base di queste considerazioni, il Team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, nel Bond Bulletin settimanale, preferisce un posizionamento neutrale sulla duration europea. Mentre di recente l’andamento dei mercati dei titoli di Stato è stato determinato soprattutto dai timori su crescita e inflazione, in Europa, è tornato prepotentemente alla ribalta la crisi del gas naturale, con l’annuncio della Russia di chiusura temporanea del gasdotto Nord Stream 1 per manutenzione. Crescono i timori che Mosca possa chiudere per sempre i rubinetti, peggiorando un contesto di per sé già difficile…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.