Tutti i rischi per gli investitori nel percorso verso la deglobalizzazione

Tutti i rischi per gli investitori nel percorso verso la deglobalizzazione
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Secondo Erik Knutzen (Neuberger Berman) sarà necessario un approccio più attivo all’investimento e uno più flessibile alla diversificazione per raggiungere i propri obiettivi di rendimento a lungo termine

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Fin dai tempi più antichi emerge un’idea chiara legata al Paese che oggi conosciamo come Ucraina. Nel corso della storia, quando il Paese è risultato aperto e al suo interno ha regnato la pace i flussi commerciali hanno fluito indisturbati. Al contrario, quando in Ucraina il clima prevalente è stato violento e il Paese chiuso, la maggior parte del commercio è risultata bloccata.

LE IMPLICAZIONI DEL CONFLITTO IN UCRAINA

D’altra parte l’Ucraina è un crocevia nord-sud ed est-ovest del vasto continente eurasiatico, collegando l’Europa centrale e occidentale ai terreni fertili e alle aree geologicamente ricche di minerali dell’Eurasia, e l’Europa baltica e nord-orientale al Mar Nero e al mondo mediterraneo. “Il conflitto in Ucraina ha profonde conseguenze geopolitiche, umanitarie, militari e strategiche, ma potrebbe anche rivelarsi l’ultima cruciale goccia in direzione opposta a sette decenni di globalizzazione” fa sapere Erik Knutzen, Chief Investment Officer—Multi-Asset Class di Neuberger Berman...

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.