Il bonus da 56 miliardi di dollari di Elon Musk finisce in tribunale

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Il compenso più alto mai percepito da chiunque nella storia dell’umanità scatena le ire degli azionisti

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Fino a qualche anno fa ci saremmo aspettati di vedere accostati a Elon Musk solamente aggettivi come “genio”, “magnate” o “innovatore”. D’altronde parliamo dell’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio personale stimato da Forbes in 199,8 miliardi di dollari, nonché del fondatore, amministratore delegato e direttore tecnico di SpaceX e The Boring Company, cofondatore di Neuralink e OpenAI, amministratore delegato e product architect di Tesla, e infine proprietario e presidente di Twitter. Parliamo, sempre, di colui che ha proposto un sistema di trasporto superveloce conosciuto come Hyperloop e che discute spesso di come le intelligenze artificiali impatteranno la società nei prossimi anni o di come terraformare Marte. Insomma, sono molti gli aggettivi che ci immagineremmo associati a Elon Musk, eppure ce n’è uno sempre più usato dai notiziari e dai quotidiani: controverso.

SOTTO I RIFLETTORI

Negli ultimi mesi Elon Musk è stato coinvolto in uno scandalo a sfondo sessuale (da lui stesso battezzato “Elongate”) secondo il quale anni fa avrebbe abbordato una hostess chiedendole un rapporto sessuale completo in cambio di un cavallo (!). La vicenda si è conclusa con un accordo da 250.000 dollari in cambio di un silenzio sull’accaduto che, evidentemente, non è rimasto confinato nelle aule del tribunale. Poi è stato il turno della sua dichiarazione di voto ai Repubblicani, che ha scombussolato per qualche giorno la politica statunitense visto il suo passato dichiaratamente Democratico. Da ultimo c’è stata l’acquisizione di Twitter: dapprima ha manifestato il suo interesse ad acquistare il celeberrimo social network, quindi ha tentato un passo indietro adducendo come scusa l’alto numero di bot attivi sulla piattaforma (per alcuni però s’è trattato di un tentativo di ridiscutere i termini dell’accordo siglato). L’acquisizione è stata infine conclusa poche settimane fa traducendosi in migliaia di licenziamenti, alcuni dei quali in diretta sullo stesso Twitter, come nel caso di Eric Frohnhoefer, sviluppatore che ha avuto l’ardire di contraddire pubblicamente il suo nuovo capo in merito alla presunta lentezza dell’app per Android…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.