Pre-market: azioni USA pronte a iniziare bene il 2023

Uno sguardo ai futures sugli indici USA suggerisce ottimismo per la prima sessione di negoziazione, ma il sentiment per il 2023 resta cauto

Pre-market: azioni USA pronte a iniziare bene il 2023
3' di lettura

La negoziazione dei futures sugli indici statunitensi suggerisce che le azioni potrebbero iniziare bene la prima sessione di negoziazione del 2023. L’umore è in contrasto con le prospettive caute fornite dalla maggior parte degli analisti di Wall Street sulla traiettoria del mercato per l’anno appena iniziato.

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Cosa è successo 

Le azioni hanno chiuso leggermente in ribasso l’ultima settimana dell’anno, poiché il rally di Babbo Natale che molti speravano si è rivelato un fallimento. I trader hanno continuato a preoccuparsi per la possibilità di un brusco rallentamento e che i rialzi dei tassi siano troppo ampi e troppo profondi.

Performance degli indici nella settimana terminata il 30 dicembre
Indice Performance (+/-)   Valore
Nasdaq Composite -0,30%   10.466,48
S&P 500 -0,14%   3.839,50
Dow Jones -0,17%   33.147,25

I listini hanno chiuso l’anno in calo rispettivamente del 33,10%, del 19,44% e dell’8,87%.

Gli analisti sono stati cauti sulle aspettative per il 2023, con obiettivi di fine anno dell’S&P 500 compresi tra 3.400 e 4.750. Questo intervallo suggerisce che il mercato in generale potrebbe chiudere con una perdita dell’11,5% fino a un guadagno del 23,7%.

La maggior parte degli analisti prevede intanto che ci sarà una recessione nel 2023. Wells Fargo prevede che gli Stati Uniti entreranno in una recessione nella prima metà del 2023 e che ci sarà un rallentamento dell’economia globale, poiché l’inasprimento della politica monetaria e la stretta monetaria dell’anno scorso funzionano con un certo ritardo.

Questo, secondo l’azienda, ridurrà la crescita degli utili societari e creerà importanti punti di svolta per gli investitori nei prossimi 9-12 mesi.

Uno sguardo ai futures sugli indici azionari

La performance degli indici statunitensi martedì
Indice Performance (+/-)  
Futures sul Nasdaq +0,99%  
Futures sull’S&P 500 +1,08%  
Futures sul Dow Jones +0,82%  
Futures sul Russell 2000 +1,36%  

Al momento della pubblicazione, nella sessione pre-market di martedì, l’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) guadagnava lo 0,86% a 385,73 dollari e l’Invesco QQQ Trust (NYSE:QQQ) segnava +1% a 268,94 dollari. Dati di Benzinga Pro.

Sul fronte economico, la pubblicazione dell’indice dei responsabili degli acquisti manifatturieri statunitensi per dicembre è previsto alle 9:15 EST. Gli economisti, in media, si aspettano che l’indice scivoli da 47,7 di novembre a 46,2, confermando la stima pubblicata a metà dicembre.

Il Dipartimento del Commercio dovrebbe pubblicare il rapporto sulle spese di costruzione per novembre alle 10 del mattino EST. Su base mensile, la spesa per l’edilizia potrebbe essere diminuita dello 0,4% rispetto a un calo dello 0,3% di ottobre.

Il Tesoro metterà all’asta i buoni trimestrali e semestrali alle 11 EST.

Titoli sotto i riflettori

  • Tesla Inc. (NASDAQ:TSLA) ha registrato un calo di oltre il 3,50% nelle negoziazioni pre-market in reazione all’aggiornamento delle consegne del quarto trimestre.
  • Novavax Inc. (NASDAQ:NVAX) stava vedendo acquisti in seguito all’annuncio della società relativo all’avvio delle sperimentazioni di fase intermedia del vaccino combinato contro il Covid-19 e dell’influenza e del vaccino antinfluenzale autonomo.
  • Petrobras Brasileiro S.A. (NYSE:PBR) è sceso di oltre il 6% dopo che il nuovo presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha dichiarato che avrebbe utilizzato società statali per promuovere la crescita economica.
  • Gli e-commerce cinesi Pinduduo Inc. (NASDAQ:PDD), Alibaba Holding Group Limited (NYSE:BABA) e JD.com Inc. (NASDAQ:JD) stavano avanzando di circa il 3% ciascuno.

Materie prime, altri mercati globali

I futures sul petrolio greggio, che hanno chiuso il 2022 a 80,47 dollari al barile, sono arretrati nel nuovo anno dello 0,66% a 79,94 dollari.

I rendimenti dei buoni del Tesoro USA sono scesi di 0,09 punti percentuali al 3,739%.

I mercati dell’Asia-Pacifico hanno chiuso la sessione di martedì con una nota contrastante, con i mercati di Hong Kong, Cina e Taiwan in notevole progresso, mentre i mercati australiano, malese e neozelandese hanno visto una forte contrazione.

Le azioni europee hanno iniziato bene martedì e da allora hanno guadagnato ulteriore terreno.

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