“Questa è la prima crisi bancaria della Twitter generation”

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A spiegare la differenza con il 2008 è Paul Donovan, capo economista di UBS Global Wealth Management. Rispetto al passato i social possono velocizzare e amplificare i rumors e la fuga dei capitali è più rapida

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Le crisi bancarie delle scorse settimane sono molto diverse da quelle del 2008. Un concetto ribadito a più riprese, riferito ai motivi stessi della crisi e al fatto che non siamo di fronte a un rischio sistemico. Ma c’è anche un altro elemento che differenzia le recenti difficoltà delle banche da quelle degli anni precedenti. A metterlo in evidenza è Paul Donovan, capo economista di UBS Global Wealth Management: “Questa è la prima crisi bancaria della generazione Twitter”.

DIFFUSIONE DI VOCI DANNOSE

Secondo Donovan, i social media hanno reso più importante rispetto al passato la reputazione delle società e, quindi, anche delle banche. Un concetto ripreso anche da Jon Danielsson, direttore del Systemic Risk Centre della London School of Economics: “Rispetto al 2008 i social media media offrono maggiori possibilità di diffusione di voci dannose”, ha spiegato durante un’intervista con CNBC. “L’aumento dell’uso di internet e dei social media, delle banche digitali e simili, contribuisce a rendere il sistema finanziario più fragile di quanto sarebbe altrimenti”, ha aggiunto…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.