Verbali della Fed preannunciano ulteriori aumenti dei tassi

La minute del FOMC sembrano rivelare la chiara intenzione dei membri di procedere con ulteriori aumenti dei tassi nel 2023

Verbali della Fed preannunciano ulteriori aumenti dei tassi
2' di lettura

Le minute della riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) del 14 giugno rivelano un forte consenso tra i membri del consiglio per ulteriori aumenti dei tassi di interesse nel 2023, in linea con le recenti dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell, che ha sostenuto la necessità di procedere con due ulteriori aumenti.

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Le minute di giugno del FOMC: 5 cose che devi sapere

  1. I dissidi tra i membri della Fed: Quasi tutti i partecipanti hanno concordato di mantenere il range target per il tasso dei fondi federali al 5-5,25% durante la riunione di giugno. Tuttavia, i verbali mostrano che alcuni partecipanti hanno espresso il loro sostegno per un aumento di 25bps data la forte dinamica economica e il mercato del lavoro.
  2. Ulteriori aumenti dei tassi in programma: Le proiezioni economiche dei partecipanti hanno indicato un consenso che ulteriori aumenti nel tasso target dei fondi federali saranno appropriati per tutto il 2023.
  3. Gli effetti della stretta monetaria ancora non visibili: I partecipanti hanno riconosciuto che gli effetti completi delle precedenti misure di stretta monetaria non sono ancora stati completamente osservati. Tassi di interesse più elevati potrebbero potenzialmente gravare sull’attività economica, l’assunzione e l’inflazione per le famiglie e le imprese.
  4. L’inflazione ‘inaccettabilmente’ alta: I partecipanti hanno riconosciuto che l’inflazione era inaccettabilmente alta e hanno notato che gli ultimi numeri sull’inflazione, incluso l’IPC di maggio, hanno mostrato una diminuzione più lenta del previsto.
  5. Politica basata sui dati se perdura l’incertezza: I partecipanti hanno sottolineato che le decisioni di politica continueranno ad essere basate sulle informazioni in arrivo sull’economia e sull’inflazione, poiché l’incertezza rimane elevata.

Le azioni diminuiscono, la volatilità rimane sotto controllo mentre i trader sfidano la Fed

I trader non hanno modificato significativamente le loro aspettative mercoledì pomeriggio, con le probabilità di un aumento dei tassi alla riunione del 26 luglio che rimangono all’88%. La probabilità di un aumento consecutivo a settembre è rimasta invariata al 17%, secondo l’ultima versione del tool Fedwatch del CME Group.

Dopo la pubblicazione dei verbali, lo SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) ha registrato un calo dello 0,3% per la sessione, mentre le azioni tecnologiche nell’Invesco QQQ Trust (NASDAQ:QQQ) hanno cancellato i guadagni della sessione.

Il CBOE Volatility Index (VIX), noto anche come indice della paura, è salito dal 3% al 4% per la giornata.

L’Invesco DB USD Index Bullish Fund ETF (NYSE:UUP), una misura della forza del dollaro, ha guadagnato lo 0,3% per la giornata.

Foto tramite Shutterstock