LGIM: nuovi stimoli economici possono sbloccare opportunità in Cina

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LGIM, in un’analisi di Ben Bennet, spiega le cause del forte rallentamento e perché la Cina ha bisogno di nuovi stimoli governativi a investimenti e consumi, che potrebbero attrarre grandi afflussi di capitale

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Il rallentamento dell’economia cinese è stato causato dal basso livello di risparmi accumulato nel periodo della pandemia e dalle crisi nel settore immobiliare. Ma possibili contromisure potrebbero essere in vista, dato che Pechino ha più volte ribadito di volersi distaccare dal vecchio modello basato su spesa pubblica e immobiliare, ed è probabile che continuerà sulla strada degli investimenti in infrastrutture, dello stimolo dei consumi e del sostegno alle banche per spingerle a erogare più prestiti. In un momento in cui tutti stanno abbandonando la Cina, essere contrarian sull’equity del grande paese potrebbe portare i suoi frutti, dato che anche un minimo incentivo governativo potrebbe attrarre grandi flussi di capitale.

SPESA PER CONSUMI INFERIORE ALLE ATTESE

Sono le indicazioni dell’analisi di Legal & General Investment Management sul forte rallentamento cinese e su cosa significa per gli investitori, firmata da Ben Bennett, Head of Investment Strategy and Research di LGIM. Gli ultimi dati sono stati molto deludenti, con molti settori in crescita negativa, come il retail che sta ancora scontando i lockdown mentre la spesa per consumi non è stata all’altezza delle aspettative. Le costruzioni ha vissuto una flessione molto marcata, con l’immobiliare che ha visto annullarsi tutti i guadagni della riapertura post-pandemia. Il tutto segnala una debolezza diffusa che ha portato LGIM a rivedere al ribasso le stime di crescita nel 2023, dal 5,8% al 5,5%…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.