Bob Iger rimarrà in Disney fino al 2026

Per Jim Cramer la proroga di Bob Iger è incredibile, ma un analista spiega perché è "neutro" per le azioni di Disney

Bob Iger rimarrà in Disney fino al 2026
2' di lettura

Walt Disney Co. (NYSE:DIS) ha comunicato in una presentazione regolamentare mercoledì sera che il CEO Bob Iger ha ottenuto un’estensione del suo mandato fino al 31 dicembre 2026. La notizia però non ha entusiasmato alcuni analisti di Wall Street.

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Cosa è successo

L’estensione del contratto di Iger che gli concede due anni aggiuntivi è neutrale per le azioni, ha commentato l’analista di KeyBanc Capital Markets Brandon Nispel. Secondo Nispel, infatti, la decisione suggerisce solamente che l’azienda non ha individuato un chiaro successore per la posizione di CEO e trovato qualcuno idoneo per la posizione di CFO.

L’analista ritiene che coprire entrambe le posizioni per un’azienda di questa dimensione sarà probabilmente un processo complesso.

Inoltre, la decisione di concedere ad Iger più tempo potrebbe essere legata alla necessità di realizzare appieno le significative iniziative di ristrutturazione e risparmio nei vari rami dell’azienda, ha commentato Nispel. L’analista ha anche detto che l’attuale amministratore delegato potrebbe aver bisogno di più tempo per riposizionare la direzione creativa dei contenuti e mettere in atto processi per la transizione di ESPN da lineare a streaming. Il conduttore di CNBC Mad Money, Jim Cramer, ha reagito alla notizia con un commento cauto. “Iger… incredibile…, ma ora deve annullare alcune cose fatte e deve farlo velocemente”, ha detto.

Perché è importante

Iger è stato nominato CEO di Disney per la prima volta nell’ottobre 2005 ed è stato eletto presidente nel 2012. È passato al ruolo di presidente esecutivo nel febbraio 2020, lasciando il ruolo di CEO al suo successore, Bob Chapek. L’executive di lunga data di Disney si è ritirato nel dicembre 2021.

Iger è però tornato come CEO nel novembre 2022 e inizialmente gli è stato dato un mandato di due anni mentre Disney ha destituito Chapek per dare alla società una direzione strategica di nuova crescita. Con Chapek, l’azienda aveva infatti affrontato molteplici sfide, tra cui la chiusura di cinema e parchi tematici durante la pandemia di Covid-19 e una disputa con il governatore della Florida Ron DeSantis sulla sua posizione sulla legge “Non dire gay”. Anche i risultati finanziari dell’azienda erano sotto pressione.

Il gigante dell’intrattenimento non è ancora fuori dai guai. Gli analisti sono cauti per il breve termine. Nispel di KeyBanc ha recentemente declassato il titolo da Overweight a Sector Weight. L’analista ha attribuito il suo scetticismo alla debole affluenza ai parchi, alla pressione sui margini e alla crescita bloccata del business diretto al consumatore. Vede anche un percorso accidentato per ESPN mentre si sposta verso lo streaming e ha messo in guardia sull’incapacità del segmento di vendita dei contenuti Disney di generare utili nel prossimo futuro.

Movimenti di prezzo

Disney ha chiuso la sessione di mercoledì in rialzo dello 0,74% a 90,15 dollari e ha aggiunto un altro 1% nella sessione after-hours, dati di Benzinga Pro.