Crolla Spotify dopo gli utili del Q2

Crescita degli utenti, aumento dei ricavi Premium, ma previsioni tiepide causano una flessione dei prezzi delle azioni

Crolla Spotify dopo gli utili del Q2
2' di lettura

Le azioni di Spotify Technology SA (NYSE:SPOT) sono scese dopo aver riportato una crescita degli utili del secondo trimestre FY23 dell’11% su base annua a 3,18 miliardi di euro (3,46 miliardi di dollari), mancando il consenso di 3,57 miliardi di dollari. I ricavi Premium sono cresciuti dell’11% su base annua a 2,77 miliardi di euro, grazie all’aumento degli abbonati.

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Gli utenti attivi mensili (MAU) sono aumentati del 27% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 551 milioni. Gli abbonati a Premium sono cresciuti del 17% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 220 milioni.

All’interno di Premium, il ricavo medio per utente (ARPU) è diminuito del 6% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 4,27 euro. I ricavi derivanti dagli annunci pubblicitari sono aumentati del 12% a 404 milioni di euro.

Lunedì scorso Spotify ha annunciato che avrebbe aumentato i prezzi degli abbonamenti in alcuni mercati.

Margini

Il margine lordo rettificato è migliorato di 22 punti base, raggiungendo il 25,5%.

Il margine lordo rettificato di Premium è stato del 28,4%, in calo di 37 punti percentuali rispetto all’anno precedente, a causa della crescita di Marketplace.

Il margine lordo rettificato per le inserzioni pubblicitarie è stato del 5,7%, con un aumento di 458 punti base rispetto all’anno precedente, grazie al miglioramento della redditività dei podcast.

La perdita operativa rettificata è stata di 112 milioni di euro, grazie alla riduzione delle spese di marketing.

La perdita per azione di €(1,55) o $(1,69) ha mancato la perdita di consenso di $(0,70).

Spotify dispone di 3,5 miliardi di euro di liquidità ed equivalenti e ha generato un flusso di cassa libero di 9 milioni di euro.

Prospettive

Spotify prevede per il Q3 un fatturato di 3,3 miliardi di euro (3,78 miliardi di dollari il consenso), che include un calo di 600 punti percentuali dovuto al forex. Si aspetta un totale di 572 milioni di MAU. Gli investitori hanno reagito alle tiepide previsioni di crescita dei MAU.

Movimento dei prezzi

Le azioni SPOT sono scese del 6,55% a 153 dollari nell’ultimo controllo pre-market di martedì.

Foto di Photo Mix da Pixabay