Sondaggio Natixis: scarso il timore di recessione, ora il rischio maggiore è la compiacenza

2' di lettura

Interpellati 32 strategist, gestori, analisti ed economisti di Natixis Investment Managers e di 13 affiliate. Tre su quattro temono inflazione più duratura, il 38% vede tassi alti più a lungo del previsto

Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!

Dall’ultimo sondaggio di metà anno di Natixis Investment Managers, condotto a giugno su 32 strategist, gestori, analisti di ricerca ed economisti di Natixis IM e 13 affiliate, e di Natixis Corporate and Investment Banking, emerge che il 50% ritiene la recessione un rischio basso nel secondo semestre, mentre per quanto riguarda l’inflazione quasi tre quarti teme che si protragga più a lungo del previsto e il 38% pensa che i tassi possano rimanere alti più a lungo del previsto, mentre il 66% è preoccupato anche per gli utili societari. Natixis IM ricorda che in USA l’inflazione è passata dal 6,5% di giugno 2022 al 3% alla fine del primo semestre 2023, mentre nell’Eurozona è scesa dal 9,2% al 5,5%. Il Regno Unito non è riuscito a tenere il passo, ma sta iniziando a mostrare segnali di attenuazione.

CI VORRA’ TEMPO PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI INFLAZIONE

Solo il 22% degli strategist intervistati afferma comunque che l’inflazione sia un “rischio elevato” nella seconda metà dell’anno, mentre il 38% non crede che gli obiettivi saranno raggiunti fino al 2025 e il 9% afferma che potrebbero non essere raggiunti almeno fino al 2026. Mabrouk Chetouane, Head of Global Market Strategy, Solutions di Natixis IM spiega che l’inflazione si sta raffreddando, ma non è ancora finita. La forte spesa in consumi, l’inflazione da costi nei servizi e le tensioni geopolitiche potrebbero farla perdurare a lungo, determinando un aumento dei tassi ancora per qualche tempo. In generale, gli strategist interpellati ritengono che ci vorrà fino al 2025 per raggiungere gli obiettivi delle Banche Centrali…

Continua la lettura

Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.