GAM: la decarbonizzazione accelera, ma il settore oil & gas continua con buoni dividendi

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La transizione energetica, per quanto necessaria, si è dimostrata costosa da attuare e con tempi di implementazione lunghi. Perciò nel breve termine le società del settore petrolifero e del gas hanno rendimenti del capitale elevati

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Le politiche energetiche dell’ultimo decennio hanno avuto un impatto sull’inflazione. Niall Gallagher, Investment director di GAM, segnala come i costi dell’energia, in particolare in Europa, dove la transizione energetica è stata decisamente imperfetta, saranno significativamente più alti. Questa dinamica spinge a non abbandonare del tutto il settore oil & gas.

LA TRANSIZIONE GREEN È COSTOSA

L’aumento della spesa in conto capitale (capex) avrà grandi implicazioni non solo per le economie e gli investitori, ma per la società nel suo complesso. Per questo motivo, GAM fa notare che il primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, alle prese con le elezioni politiche del prossimo anno e in forte svantaggio nei sondaggi, ha preso la decisione pragmatica di rallentare la corsa verso l’azzeramento delle emissioni, allineandosi con l’Ue e rinviando il divieto di vendita dei veicoli a benzina e diesel dal 2030 al 2035. Anche in Germania hanno deciso di portare avanti leggi impopolari che impongono l’uso di pompe di calore. La transizione energetica è sicuramente necessaria ma è anche complessa e costosa…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.