Tesla in caduta libera: titolo scende sotto i 200 dollari

Tesla, la celebre casa automobilistica, sprofonda sotto i 200 dollari, alimentando timori di un imminente crollo

Tesla in caduta libera: titolo scende sotto i 200 dollari
3' di lettura

Le azioni Tesla, Inc. (NASDAQ:TSLA) sono scese sotto il livello di supporto psicologico di 200 dollari, prima di recuperare i livelli nella sessione successiva. Nonostante l’avanzata di martedì, il titolo è ben lontano dai massimi intraday di 299,29 dollari del 19 luglio.

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Un analista negativo sul titolo, ha commentato un articolo di Bloomberg condiviso su X, ex Twitter, secondo cui Tesla avrebbe perso un quinto del suo valore in meno di due settimane a causa delle preoccupazioni per l’indebolimento della domanda di veicoli elettrici.

Cosa è successo

L’ultima volta che Tesla ha mancato le stime di consenso è stato nel secondo trimestre del 2022 e la perdita è stata solo una frazione dell’ammanco che la società ha riportato per il terzo trimestre del 2023, ha dichiarato Gordon Johnson di GLJ Research. Nei sei mesi successivi, il titolo è sceso di circa il 50% a causa dell’uscita degli “smart money”.

“Non si tratta di una domanda debole. Si tratta di scarsi risultati… che stanno peggiorando”, ha aggiunto.

Per “smart money” si intendono gli investimenti effettuati da investitori ben informati, soprattutto istituzionali. Tesla ha una proprietà istituzionale relativamente elevata, che rappresenta circa il 42,74% del totale delle azioni in circolazione. Se questi investitori premono il pulsante di uscita, in parte o del tutto, il titolo potrebbe essere messo sotto pressione.

Perché è importante

Le affermazioni di Johnson dovrebbero essere prese senza troppi giri di parole, dato che la seconda metà del 2022 è stata brutale non solo per le azioni Tesla. Le azioni di quasi tutte le mega-capitali sono andate in tilt a causa dell’inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali globali e dell’inflazione galoppante, che ha lasciato ai consumatori un reddito disponibile molto basso da spendere in beni discrezionali come le automobili.

Anche le persistenti pressioni sulla catena di approvvigionamento, mentre il mondo usciva dall’impatto della pandemia COVID-19, hanno pesato sulla produzione.

Detto questo, l’attuale situazione di Tesla è in parte frutto della sua stessa volontà. Le successive riduzioni di prezzo attuate dall’azienda dall’inizio dell’anno hanno danneggiato i margini. Questo ha spinto anche gli analisti rialzisti a mettere in discussione la logica alla base delle mosse.

I commenti del management, in particolare quelli dell’amministratore delegato Elon Musk, hanno alimentato il fuoco anziché spegnerlo. L’accanimento del miliardario sulle condizioni economiche e la mancanza di chiarezza sulle tempistiche per l’inflessione dei margini non sono piaciuti agli investitori.

Nell’ultima conferenza stampa sugli utili, Musk ha accennato a un difficile avvio del tanto atteso Cybertruck di Tesla.

Tesla ha chiuso la sessione di martedì in rialzo dell’1,76% a 200,84 dollari, secondo i dati di Benzinga Pro.