Secondo un analista l’S&P 500 starebbe per crollare

Tom Lee di Fund Strat esprime cautela, citando la Fed e l'indice Empire State, e prevedendo un possibile calo del 7%

Secondo un analista l’S&P 500 starebbe per crollare
2' di lettura

I titoli azionari statunitensi hanno iniziato l’anno con una nota di debolezza e persino un analista di mercato rialzista ha lanciato una parola di cautela agli investitori.

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Cosa è successo

L’indice S&P 500, che ha avuto un ottimo anno nel 2023, non ha registrato grandi cambiamenti a gennaio. L’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY), che segue l’indice S&P 500, ha perso solo lo 0,1% circa quest’anno. Martedì ha chiuso a 474,93 dollari, in calo dello 0,37%, secondo i dati di Benzinga Pro.

Parlando a “Last Call” della CNBC, Tom Lee di Fund Strat ha detto di essere ancora fiducioso per l’anno in corso, ma ha parlato di un primo semestre potenzialmente difficile. Ha sottolineato i recenti commenti del governatore della Federal Reserve Christopher Waller, che ha affermato che l’inflazione è vicina all’obiettivo del 2%, ma ha messo in guardia dall’aspettarsi un taglio dei tassi troppo presto.

Lee ha detto: “Con i governatori della Fed che parlano di non essere sicuri di quanti tagli vogliono fare, questo renderà i mercati nervosi”. Ha anche notato che l’indagine manifatturiera dell’Empire State ha dato una lettura “piuttosto pessima”. L’indice delle condizioni di business, un indicatore dell’attività manifatturiera regionale nello Stato di New York, si è attestato a -43,7 per il mese di gennaio, la lettura più bassa dal maggio 2020. Una lettura inferiore a “0” indica una contrazione dell’attività.

“Quindi penso che sia possibile che si raggiunga un nuovo piccolo massimo prima della fine del mese e poi si possa avere un calo del 7%”, ha detto.

Perché è importante

Sebbene l’S&P 500 abbia registrato un ottimo rialzo del 24% nel 2023, il mese di gennaio è stato incerto a causa degli interrogativi sui piani della Fed. Inizialmente gli operatori si aspettavano tre tagli dei tassi dopo la riunione della Fed di dicembre, ma i verbali pubblicati hanno ridotto queste speranze. Anche gli indicatori economici sulla crescita e sull’inflazione hanno fatto dubitare che la Fed invertirà i rialzi dei tassi.

L’imminente stagione degli utili sarà probabilmente importante per le azioni e per il mercato in generale nel breve periodo.

Immagine tramite Shutterstock