OpenAI: accuse di violazione della privacy in Italia

OpenAI e il suo chatbot ChatGPT sotto inchiesta in Italia per presunte violazioni della privacy, alimenta la controversia sull'uso dei dati

OpenAI: accuse di violazione della privacy in Italia
2' di lettura

L’azienda di intelligenza artificiale OpenAI, con sede a San Francisco e guidata da Sam Altman, si trova ora ad affrontare un controllo da parte dell’autorità italiana per la privacy in merito al suo chatbot, ChatGPT.

Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!

Cosa è successo

L’autorità italiana per la privacy ha concluso che i metodi di raccolta dei dati dello strumento ChatGPT di OpenAI violano le leggi sulla privacy del paese. Questa conclusione è il risultato di un’indagine avviata nel marzo dello scorso anno, riportata da Bloomberg.

La dichiarazione dell’autorità di regolamentazione ha evidenziato potenziali violazioni delle normative europee sulla base delle prove raccolte. La startup ha ora 30 giorni di tempo per rispondere alle conclusioni.

L’annuncio dell’autorità di regolamentazione si aggiunge alla controversia sulla privacy che circonda il ChatGPT di OpenAI. Altman ha ripetuto più volte che OpenAI non utilizza i dati degli utenti inviati tramite le sue API per addestrare i suoi modelli di IA. Tuttavia, non tutti erano convinti.

Nel marzo 2023, l’Italia è stata la prima nazione occidentale a vietare il chatbot, citando problemi di privacy. Tuttavia, c’è stato un raggio di speranza nell’aprile 2023, quando l’agenzia italiana per la protezione dei dati ha emesso una serie di requisiti che OpenAI doveva soddisfare per riprendere le operazioni di ChatGPT nel paese.

A settembre, il chatbot IA era sotto indagine anche in Polonia per potenziali violazioni del Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’UE.

Perché è importante

Supportata da Microsoft Corporation (NASDAQ:MSFT), OpenAI ha vissuto un paio di mesi tumultuosi lo scorso anno. Nel novembre del 2023, la startup dell’azienda ha licenziato senza tanti complimenti il CEO Altman, per poi reintegrarlo pochi giorni dopo in seguito a una massiccia protesta dei dipendenti.

Più tardi, a dicembre, OpenAI ha introdotto il “Preparedness Framework”, in base al quale il consiglio di amministrazione ha ottenuto l’autorità di scavalcare le decisioni prese dall’attuale leader Altman, nonostante il potere decisionale mantenuto dal team di leadership dell’azienda.

Foto via Shutterstock