Passata la febbre di Borsa per le auto elettriche?

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Finita la fase pionieristica dei progetti futuri e dei multipli stellari in Borsa, ora anche sui mercati si comincia a prezzare in modo più normale e prudente un settore che da prateria da conquistare è già diventato molto competitivo

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Ci sono mercati che sono la grande promessa futura, la frontiera, l’innovazione del domani, con conseguenti mirabolanti valutazioni in Borsa, con multipli stellari perché i mercati, si sa, prezzano il futuro o almeno ci provano. È successo con i cellulari, tanto per fare un esempio classico, e in tempi recenti con l’auto elettrica. Poi di solito dopo la fase pionieristica, proprio quando il nuovo settore prima solo immaginato comincia a concretizzarsi, sui mercati finanziari tende a passare l’eccitazione e si torna a valutazioni “normali”. Sta iniziando a succedere con l’auto elettrica?

IL SETTORE SI NORMALIZZA E CRESCE LA COMPETIZIONE

E, sì, perché quando il mercato comincia a concretizzarsi vuol dire che non c’è più una nuova frontiera su cui scommettere, ma un settore normale come tutti gli altri da valutare nei numeri. C’è meno “hype”, perché quella cosa che sembrava una volta fantascienza ora è comune (successe perfino per il forno a microonde…), e soprattutto, se nella prima fase c’erano come si dice “lepri in fuga”, ma poi è arrivata la concorrenza di molti; altri nuovi operatori o vecchi brand che si adeguano al nuovo. Esattamente quello che sembra iniziare a succedere sul mercato dell’auto elettrica: Tesla ha rappresentato sicuramente la lepre visionaria e veloce, il game changer, ma ora arrivano tutti gli altri o almeno ci provano cercando di prendersi la propria fetta di torta. Il mercato non è più una grande e libera prateria, ma diventa molto competitivo, quindi più difficile economicamente. Questo è il punto…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.