Venerdì l’economia statunitense ha presentato un report misto sull’occupazione, rivelando un aumento più forte del previsto del tasso di crescita delle buste paga non agricole a febbraio. Tuttavia, ha anche mostrato un aumento inaspettato del tasso di disoccupazione e una diminuzione della crescita dei salari, potenzialmente indicando un allentamento delle condizioni del mercato del lavoro.
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Il mese di febbraio ha registrato un aumento di 270.000 posti di lavoro, in aumento rispetto ai 229.000 di gennaio, rivisti al ribasso, e superando l’aumento di 200.000 previsto, come riportato dal Bureau of Labor Statistics venerdì.
Report sul lavoro di febbraio: cosa c’è da sapere
- Le buste paga non agricole hanno battuto le stime degli economisti, attestandosi a 270.000 a febbraio rispetto alle 200.000 previste.
- Le buste paga private sono aumentate da 177.000 riviste al ribasso a gennaio a 223.000 a febbraio, al di sotto delle 160.000 attese.
- Il tasso di disoccupazione è salito dal 3,7% al 3,9%, sorprendendo le stime del 3,7%.
- La crescita dei salari ha subito una decelerazione. La retribuzione oraria media è cresciuta dello 0,1% su base mensile a febbraio, in calo rispetto alla crescita dello 0,5% rivista al ribasso di gennaio e al di sotto dello 0,3% previsto.
- Su base annua, i salari sono aumentati del 4,3%, un po’ meno rispetto al 4,4% di gennaio.
Reazioni del mercato
Il report sul mercato del lavoro, più freddo del previsto, potrebbe essere un punto di riferimento a sostegno della previsione di un allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve nel corso dell’anno, vista la reazione iniziale dei mercati.
I rendimenti dei titoli del tesoro sono scesi su tutte le scadenze, con il benchmark a 2 anni che è sceso al 4,42%.
L’indice del dollaro americano (DXY), monitorato dall’Invesco DB USD Index Bullish Fund ETF (NYSE:UUP), è sceso dello 0,3%.
I futures sui principali indici statunitensi sono saliti durante il trading pre-market di venerdì. Giovedì, l’indice S&P 500, monitorato attraverso lo SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY), ha chiuso a livelli record.