Secondo il Senior Portfolio Manager Michael Blümke, sia negli Usa che nell’Eurozona il processo di disinflazione potrebbe rallentare. La Bce allenterà la politica restrittiva in estate, prima della Fed
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Quest’anno l’economia continuerà a crescere a un ritmo moderato, assestandosi leggermente intorno al livello del 2023 e grazie alla resistenza dell’economia globale si eviterà qualsiasi recessione, ma il percorso disinflazionistico negli Usa e nell’Eurozona potrebbe incontrare ostacoli. È quanto prevede per il 2024 Michael Blümke, Senior Portfolio Manager di Ethenea, secondo il quale sono i conflitti geopolitici a rappresentare ulteriori rischi per le prospettive globali e influenzeranno i risultati delle prossime elezioni. “Le elezioni in tutto il mondo contribuiranno ad aumentare il sostegno fiscale e il protezionismo – prevede Blümke – Riteniamo che il primo, unito alla politica monetaria persistentemente allentata, sia la causa principale del prolungamento del ciclo economico”.
RALLENTA LA DISINFLAZIONE
Riguardo l’annunciato taglio dei tassi da parte delle Banche centrali, per l’esperto di Ethenea, i tagli ci saranno, ma scatteranno più tardi del previsto e in modo meno aggressivo. “La tendenza al ribasso dell’inflazione complessiva sta vacillando – spiega Blümke – non da ultimo a causa delle tensioni nel Mar Rosso”. Sono diversi i fattori che potrebbero rallentare il processo di disinflazione per arrivare all’obiettivo del 2%: la solida crescita che si registra negli Stati Uniti, la situazione tesa dei mercati del lavoro, il continuo sostegno fiscale e il previsto aumento del protezionismo commerciale. Per questo, secondo Ethenea, le Banche centrali delle economie avanzate avranno bisogno di più dati prima di considerare vinta la loro battaglia contro l’inflazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.
